Alda Merini, i felici giorni di Taranto

Alda Merini è poetessa e scrittrice intensa e di grande intelligenza, più amata oggi di quanto non lo fu in vita, proprio come succede per i “grandi”.

Per alcuni anni della sua esistenza tormentata e complessa visse a Taranto, precisamente dal 1983 al 1986, legata in seconde nozze al medico-poeta Michele Pierri, molto più anziano di lei.

Il loro, oltre che un grande amore, fu un rapporto caratterizzato da una stretta affinità poetica.

Poesie per Charles di Alda Merini

Non vedrò mai Taranto bella
non vedrò mai le betulle
né la foresta marina:
l’onda è pietrificata
e le piovre mi pulsano negli occhi.
Sei venuto tu, amore mio,
in una insenatura di fiume,
hai fermato il mio corso
e non vedrò mai Taranto azzurra,
e il mare Ionio suonerà le mie esequie.

Annalisa Varvara: i giorni felici di Alda Merini a Taranto
Annalisa Varvara: i giorni felici di Alda Merini a Taranto
Nata a Mestre Venezia 8/5/1969.  Maturità classica e laurea in lettere indirizzo storico artistico. Attualmente supplente precaria della scuola. Sposata con un tarantino con una figlia 15 enne. Amo leggere andare in bicicletta e ascoltare Mia Martini.  Facebook dipendente ma con criterio! Ah… mi piacciono le rose, i girasoli e i cappelli di paglia! 🙂  
"Alda Merini" di Giuliano Grittini at it.wikipedia.
“Alda Merini” di Giuliano Grittini at it.wikipedia.

Nella raccolta di versi ” Vuoto d’amore, si possono leggere oggi le poesie dedicate al marito tarantino.

Alda Merini a Taranto: il mare tarantino

Alda Merini, i felici giorni di Taranto - Foto di Marcello Lombardi
Alda Merini, i felici giorni di Taranto – Foto di Marcello Lombardi

La prima lirica è la seguente:

Tu mi parli della tua vita e dell’angelo
che ha lasciato in te il profumo della presenza,
tu mi parli di solitudini
e di antiche montagne di memorie
e non sai che in me risvegli la vita,
non sai che in me risvegli l’amore,
parlandomi di una donna.
Io penso a quella che fui
quando morii mill’ anni or sono
e adesso tua discepola e canto,
scendo giù fino al Golfo
a toccar la tua ombra superba,
o stanco poeta d’amore
fissato a una lunga croce.

Furono i figli di lui, però, a renderle angosciosa la permanenza nella splendida città dei due mari, dimostrando un incomprensibile scetticismo verso questo sincero e tenero amore, secondo loro viziato da interessi unicamente materiali e costruito dalla poetessa per mirare alla eredità del medico.

Alda Merini, i felici giorni di Taranto - Foto di Marcello Lombardi
Alda Merini, i felici giorni di Taranto – Foto di Marcello Lombardi

Il ritorno da Taranto a Milano e la depressione

Le ormai gravi condizioni del Pierri, ottantenne e di salute precaria, andarono peggiorando e i figli di costui costrinsero Alda a tornarsene nella natia Milano, dove la donna sprofondò in un pesante stato di depressione.

"Merini - Chimera" di Giuliano Grittini
“Merini – Chimera” di Giuliano Grittini

I problemi psicologici, che in passato le avevano già reso dura la vita, non le impedirono di produrre ancora versi di sublime bellezza ed estrema sensibilità, come questi che seguono:

(…)
I tuoi figli non mi perdonano
e divorano la mia anima, i tuoi figli sono divoratori,
eppure io che sono madre
sazierò le loro bocche violente
perché non arrivino mai al nostro amore,
a dividere la nostra infamia segreta
di poeti malevissuti nel mondo.”