App e car sharing per muoversi in modo sostenibile

App e car sharing per muoversi in modo sostenibile (3)

Di recente, apparentemente in pochi mesi, stanno fiorendo app che promettono di integrare i vari car sharing di una o più città, o i car sharing e i bike sharing, o addirittura l’intera mobilità sostenibile.

Ben vengano questi progetti  e sinceramente speriamo funzionino bene, anzi benissimo, perché sono proprio il pezzo che manca per promuovere modernamente la mobilità sostenibile in Italia.

App e car sharing per muoversi in modo sostenibile (4)

Prima di analizzare cosa offrono, mi permetto (avendo lavorato sul car sharing classico per oltre dieci anni) di domandarmi alcune cose:

  • perché i sistemi siano efficaci su base nazionale occorre conoscere tutti i sistemi, che oggi sono davvero tanti e tra i quali alcuni molto “locali” e assolutamente poco pubblicizzati. Anche una soluzione per una singola città, dunque, è certamente un passo avanti se integra più servizi
  • purtroppo tutti i sistemi che conosco richiedono prima dell’uso una iscrizione con presentazione di documenti e sistemi di pagamento
  • per interagire realmente e non solo a livello di interfaccia di presentazione, occorre avere accesso ai servizi dei vari gestori, andando direttamente sui loro database, cosa che non siamo mai riusciti ad ottenere in tanti anni come gestori di car sharing

Sono ben lieto se questo limiti sono stati superati, perché ne trarremo vantaggio tutti come cittadini.

Bat Sharing

Bat Sharing da quel che si può vedere è una gran bella app, ma non considera, a quel che sembra, il car sharing classico e copre al momento tre città: Milano, Roma e Firenze. Il che già non è poco.

App e car sharing per muoversi in modo sostenibile

EveryRide

Una bella app, dichiara di coprire quattro città e undici provider, compreso il bike sharing e qualche car sharing classico.

Carsh

Questa forse è  la prima app che copre più città, ma mi chiedo, a Cagliari c’è il car sharing? Sinceramente manca molto a queste app, se davvero vogliono essere “nazionali”. Da qualche punto però si deve pur partire.

App e car sharing per muoversi in modo sostenibile (2)

Un censimento nazionale dei servizi di car sharing

Non credo che in Italia nessuno abbia censito organicamente tutti i servizi, ma questa tabella realizzata da WebNews, ci dà un’idea della realtà italiana.

 

Città Servizio Auto Iscritti Parcheggi
Bologna IoGuido 37 1.117 27
Brescia CarsharingBrescia 6 164 4
Firenze CarsharingFirenze 17 585 16
Genova e Savona Genovacarsharing
Savonacarsharing
51 2.298 45
Milano GuidaMI 130 7.356 75
Padova CarsharginPadova 10 141 12
Palermo CarsharingPalermo 37 755 29
Parma Infomobility 13 363 12
Roma CarsharingRoma 117 3.261 81
Torino Car City Club 123 2.380 74
Venezia ASM Venezia 47 3.956 19
Totale (Febbraio 2014)   588 22.376 394

 

Brescia non fa più parte del car sharing ICS, ma di quello di DB (Deutsche Bahn), che ha sede a Brescia e in alcune città del Trentino Alto Adige.

App e car sharing per muoversi in modo sostenibile
Autolib’ Bluecar carsharing service, Paris, France – Foto da flickr.com di mariordo59

 

Aggiungiamo a questo elenco anche:

Sincera speranza di avere un’app finale che li raccolga tutti  nel 2015 e che magari vi aggiunga anche servizi come taxi, ncc, uber, bike sharing vari, sistemi evoluti di car pooling e principali noleggiatori.

Il futuro è qui e certamente vi si arriverà.

2 commenti

  1. qui di al momento se volessi inserire in un circuito bike sharing una postazione di taranto quale portale dovrei scegliere? e x gli hotspot?

  2. vanno testate, e magari domani ce ne sartanno altre.
    se non c’è un organo regolatore solo la buona volontà degli sviluppatori può includere (nel loro software) nuiove postazioni
    come sottolineato mancano tante risorse già del car sharing e tantissime del bike sharing, ma va riconosciuto lo sforzo.
    Ovviamente tante realtà locali hanno le loro app o tanti “circuiti” l’app del circuito che non ho citato essendo non integrative di altri servizi.
    non escludo che anche delle città abbiano app locali, magari poco pubblicizzate.

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