Checco Zalone e il suo spot per la raccolta fondi a favore della ricerca sulla Sma, l’atrofia muscolare spinale, è solo l’ultima di una serie di storie di successo legate a solidarietà e volti famosi.
Se il noto comico pugliese già rilancia rispetto allo spot chiedendo: Migliaia di like, va bene. Ma gli SMS stanno arrivando?, non si può fare a meno di ricordare altre famose campagne per la raccolta fondi in altri ambiti, che con simpatia, viralità o tenerezza hanno avuto comunque il grande merito di far parlare della ricerca e della necessità di reperire fondi e portare i diversi temi all’attenzione di un pubblico molto ampio.
Checco Zalone e la raccolta fondi per la ricerca sulla Sma: questione di sincerità
Ha colpito tutti perché lo stile del comico pugliese è così: schietto e a tratti ingenuo, ma certamente privo di edulcorazione.
Nessun pietismo, tanta simpatia. Anche grazie a quell’accento irresistibile.
Le chiavi del successo della pubblicità per la raccolta fondi per la ricerca sulla Sma sono tutte qui: finalmente qualcuno in grado di esprimere con sincerità e a cuor leggero l’altro lato della malattia. Perché solo così siamo davvero tutti uguali, senza politically correct, ma ugualmente con empatia.
Il sorriso non si può trattenere ed è di quelli genuini, spontanei, veri.
Prima di Zalone, l’Ice bucket challenge e la raccolta fondi per la ricerca sulla Sla
Fu il tormentone dell’estate del 2014: centinaia di persone pronte a lanciarsi un secchio d’acqua gelata in testa per poi fare una donazione a favore della ricerca contro la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla).
Il risultato migliore? A due anni di distanza, l’Als association, l’organizzazione no profit americana che si occupa della raccolta fondi contro la malattia, ha comunicato che i progetti di ricerca finanziati tramite l’iniziativa hanno permesso di giungere un’importante scoperta: l’identificazione di un nuovo gene della Sla, Nek1, che è ora considerato tra i più comuni geni che contribuiscono alla malattia.
Merito anche dei 115 milioni di dollari raccolti dall’inizio della campagna, che grazie ai social network è arrivata a coinvolgere oltre 17 milioni di persone.
LEGGI ANCHE: Agricoltura biologica: quando l’e-commerce diventa una necessità
I testimonial VIP e la raccolta fondi per Casa Sollievo
La campagna promossa dall’agenzia pubblicitaria Armando Testa non poteva che coinvolgere volti stranoti italiani. Ma tutti i VIP si sono messi in gioco con ironia e tenerezza, ritratti in pose da bambini, mentre giocano con le bambole o bevono il tipo tè con le tazzine giocattolo.
«Tutti siamo stati bambini. Non dimentichiamolo», lo slogan che tocca il cuore e ci costringe a ricordare la nostra infanzia e a volerla bella e serena per i bimbi di oggi.