Customer Care Google Italia, assistenza 10 e lode

Customer Care Google Italia

Il customer care Google Italia mi ha stupito!

Chi non ha mai provato l’orribile esperienza di tentare la sostituzione di un prodotto, proprio non può capire. Ma credo che più o meno sia capitato a tutti, alla fine è una questione statistica.

Spesso le operazioni sono caratterizzate una estrema lentezza, una burocrazia perversa o costi di imballo e spedizione mastodontici. [inlinetweet prefix=”” tweeter=”” suffix=””]Trattati con diffidenza da chi dovrebbe offrire assistenza[/inlinetweet], a volte rinunciamo pure, che nemmeno ne vale la pena.

Prendere esempio dal customer care Google Italia può davvero essere utile a tante aziende che vogliano migliorare il proprio livello qualitativo nell’attenzione al cliente, che è sempre meno consumatore e più persona. Investire in qualità, in tempi di crisi, può rivelarsi la strategia vincente. E in questo, il customer care Google Italia può davvero incentivare un cambiamento di rotta.

Patrice_Audet / Pixabay

 

Da novembre 2013 sono entrato nel fantastico mondo Nexus acquistando un Nexus 5 che possiedo tutt’ora, funziona perfettamente e ha certamente condizionato la scelta dei miei prodotti futuri indirizzandola sui dispositivi a marchio Nexus. [inlinetweet prefix=”” tweeter=”” suffix=””]Questo è accaduto anche quando ho deciso di cambiare il tablet[/inlinetweet].

Infatti da qualche mese sono un felice possessore di un tablet Nexus 9, un ottimo dispositivo che ha sempre funzionato alla perfezione. L’ho scelto sia per le sue caratteristiche, uno schermo HD da 8,9″, il processore a 64 bit e gli altoparlanti HTC BoomSound™, sia per il suo design elegante e raffinato.

Senza parlare poi degli accessori, utili ed esclusivi!

Immagina quindi l’attesa insopportabile e interminabile, (poco meno di una settimana in realtà) e la impagabile goduria nello scartare la confezione ed utilizzare il prodotto scelto, valutato, comprato e poi agognato.

FirmBee / Pixabay

Bello, aderente alle mie esigenze

Si può essere davvero soddisfatti di un acquisto? Decisamente sì, se carica in tempi ragionevoli: dopo circa 60 giorni, di punto in bianco, i tempi di ricarica sono diventati lunghissimi, fino ad otto ore con il dispositivo acceso, il doppio rispetto al tempo precedente.

Ritenevo potesse dipendere dal caricabatterie in dotazione col prodotto. Diciamo che lo speravo: [inlinetweet prefix=”” tweeter=”” suffix=””]come poteva il mio gioiello deludermi dopo così poco tempo[/inlinetweet]?

Mi ripetevo che succede, le nuove tecnologie, le più innovative, i prodotti che ci fanno sognare, spesso sono acerbi, proprio come i neonati hanno bisogno di cure particolari e di una attenzione speciale.

E poi, a parte tutto, su milioni di pezzi venduti può anche capitare, basta che il customer care Google Italia sia all’altezza di un prodotto Nexus e di un marchio tanto blasonato come Google.

geralt / Pixabay

 

I dispositivi Nexus, da sempre,  sono prodotti da Google in collaborazione con altri produttore, tra i quali Samsung, LG, HTC, Motorola e nel mio caso specifico da HTC.

Nel panico da delusione non ho seguito la procedura corretta: [inlinetweet prefix=”” tweeter=”” suffix=””]ho chiamato il customer care HTC a cui ho riferito di avere un problema[/inlinetweet], probabilmente con la carica delle batterie. L’operatore, paziente e disponibile, mi ha invitato a recarmi presso il punto di raccolta più vicino per  spedire quello guasto e rimanere in attesa di riceverne uno nuovo.

Impegno ma basso amperaggio, il customer care di HTC

Bene! Contento, contentissimo fino all’arrivo del nuovo alimentatore:  un caricabatterie con amperaggio sbagliato e quindi più basso del dovuto (1A contro gli 1,5A dell’originale).

La delusione si trasforma rapidamente in frustrazione, ma [inlinetweet prefix=”” tweeter=”” suffix=””]la voglia di tornare ad utilizzare il Nexus 9 è troppa[/inlinetweet]! Ho chiamato nuovamente l’assistenza HTC ma la risposta non è stata meno deludente: caricabatterie con il giusto amperaggio non disponibile. In aggiunta, una mia richiesta di sostituzione del prodotto completo era vincolata al mal funzionamento del tablet stesso e non del dispositivo di carica.

[inlinetweet prefix=”” tweeter=”” suffix=””]Esperienza orribile, abbandonato dal customer care[/inlinetweet] che, in effetti, non avrei dovuto nemmeno contattare.

Chiamo Google! Figurati se il customer care Google Italia non mi risolve il problema, così su due piedi con la velocità di un algoritmo.

Il customer care Google Italia, l’avventura continua

Contatto l’operatore, anzi, il ragazzo dall’altro capo del telefono, ed espongo le mie ragioni, forse anche un po’ irritato per le mie aspettative disattese, ma tutto procede con ordine: con una semplice procedura guidata via email, nell’arco di due giorni mi comunica che riceverò in tempi brevi un Nexus 9 con (hurrà!) un nuovo caricabatterie.

Hey, però un attimo, se il servizio di customer care Google Italia è l’equivalente di una limousine dei centri assistenza, se viaggio in prima classe con l’aria condizionate e le pantofoline, chissà quanto verrà a costarmi, tra imballi, spedizioni assicurate e altro.

Ma nulla, cioè quasi. Utilizzando Google Wallet, la piattaforma per i pagamenti del colosso americano, ho speso un euro per permettere al sistema di verificare la validità della mia carta di credito, operazione necessaria nel caso in cui il tablet, che non riuscivo ad utilizzare, riportasse danni causati da me e non coperti da garanzia. Quindi niente, ci ho messo un euro e ho aspettato.

Ho aspettato solo pochi giorni e ho ricevuto a casa il nuovo prodotto. Come da precise istruzioni del customer care Google Italia, sono andato al più vicino centro UPS e ho spedito il tablet vecchio con soli cinque euro.

epicantus / Pixabay

 

Ah, l’euro versato per verificare la carta, ovviamente mi verrà restituito!

Ecco la scheda tecnica del mio amato Nexus 9:

– Display touchscreen LCD IPS da 8.9″

– Risoluzione da 2048 x 1536 pixel

– Dimensioni 228,25 x 153,68 x 7,95

– Peso 425 grammi

– Processore da 2.3 Ghz Dual Core e Chipset NVIDIA Tegra K1

– 2 GB di RAM e Memoria da 16 GB

– Fotocamera frontale da 16 Mp

– Connettività Wi-Fi, GPS, NFC, Bluetooth 4.1 e micro USB 2.0

– Sensori di Prossimità, Accelerometro, Giroscopio, Bussola

– Batteria ai Polimeri di Litio da 6700 mAh

– Fotocamera da 8 megapixel che permette di scattare foto con risoluzione da 3264×2448

– Sistema operativo Android Lollipop 5.0

– Due altoparlanti frontali con HTC BoomSound™