Fabiola Gianotti, una fisica italiana alla direzione del CERN

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Secondo un comunicato stampa del CERN, la scienziata Fabiola Gianotti sarà il prossimo direttore della struttura di ricerca di Ginevra, il più importante al mondo per la ricerca delle subparticelle nucleari. La Gianotti succede allo scienziato tedesco Rolf Dities Heuer, che ricopriva l’incarico dal 2009, affiancato da Sergio Bertolucci, Direttore della Ricerca e del Computing.

Il commento di Fernando Ferroni direttore dell’ INFN

È con grande emozione e soddisfazione che apprendiamo della nomina di Fabiola Gianotti a direttore generale del CERN, a Fabiola vanno le mie personali congratulazioni e quelle di tutto l’INFN per essere stata scelta a dirigere il più prestigioso laboratorio di fisica del mondo intero. Sappiamo che sarà all’altezza di questa alta responsabilità e che guiderà con classe e sicurezza il CERN verso nuovi successi.

La fisica italiana e il CERN

C’è un rapporto speciale tra i fisici italiani e il CERN, consolidatosi dal dopoguerra in poi, con Edoardo Amaldi tra i suoi padri fondatori. Dai successivi esperimenti LHC che hanno visto tanti fisici italiani in prima linea, fino al premio Nobel Carlo Rubbia, anche lui divenuto Direttore Generale del CERN, come per Luciano Maiani fino ad arrivare ora alla Gianotti.

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Ma chi è Fabiola Gianotti?

Figlia di un geologo e di una letterata siciliana, si è interessata alla Fisica fin dal liceo. Frequentava il classico e dopo le letture su madame Curie e la spiegazione di Einstein dell’effetto fotoelettrico, a 22 anni, nel 1984, sentì una vera e propria vocazione per la Fisica, anche grazie all’attribuzione del premio Nobel a Carlo Rubbia. Si è laureata in fisica subnucleare alla Università Statale di Milano, conseguendo poi il dottorato di ricerca nel 1989: la sua Tesi riguardava l’analisi dei dati dell’esperiemnto UA2, uno degli esperimenti di fisica delle particelle più importanti all’acceleratore Super Proton Syncrhotron  del CERN, che insieme a UA1 portò alla scoperta dei bosoni W e Z nel 1983.

Fin dal 1992 ha partecipato all’esperimento ATLAS, che si avvale della collaborazione di oltre 3000 studiosi, in gran parte fisici provenienti da 38 paesi di tutto il mondo, ed è considerato il più grande esperimento scientifico mai realizzato. Dopo esserne stata coordinatrice dal 1999 al 2003, eletta dai propri colleghi ha ripreso tale carica dal 2009 al 2013. Proprio in qualità di portavoce di ATLAS, il 4 luglio 2012 ha annunciato presso l’auditorium del CERN, insiema a Joseph Incandela, portavoce dell’esperimento CMS, la prima osservazione di una particella compatibile con il bosone di Higgs.