Serie TV: Guardare The Walking Dead, più zombie che uomini

Guardare The Walking Dead ti ha deluso o ti ha appassionato?

Guardare The Walking Dead
Guardare The Walking Dead, una scelta vera – bdeanindy / Pixabay

 

Hai mai ucciso una lucertola?

Se sei un maschietto e rispondi “NO”, non ci credo. Sarebbe come guardare Walking Dead (sì, senza l’articolo) e dire che non li adori, quei fottuti pezzi di carne marcescenti.

Dicevo della lucertola: da bambino, con la fionda, coi sassi, le hai mai staccato la coda? Chiamala pure curiosità, chiamala voglia di esplorare e di avventura, di conoscere. Ma non nascondere il filo di sadismo che hai provato spezzando una vita inerme. Quel piacere, proprio quello, ti permette di essere qui a guardare Walking Dead in tv o in streaming, miliardi di miliardi di impasti genetici dopo.

Guardare Walking Dead
Guardare The Walking Dead

 

Già, una vita, di poco o nessun conto secondo le opinioni della specie dominante di questo sassolino che chiamiamo Terra. Proprio come la vita di uno zombie, no? Forse guardare Walking Dead può aiutarci a rispondere a questa domanda.

Guardare Walking Dead in streaming

Luci basse, la stanza pervasa di fumo, quasi c’è la nebbia. L’emozione del finale di stagione di Walking Dead, l’audio a palla nelle casse collegate al portatile. Niente paura, in fondo in fondo, Walking Dead di paura non ne fa proprio.

Gli zombie di Romero erano decisamente più spaventosi, questi no.

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Guardare The Walking Dead – geric10 / Pixabay

 

Qui fanno paura solo le persone, ma come nel mondo vero, dove gli zombie non ci sono.

E non fanno paura i cattivi, fanno paura proprio tutti: Rick Grimes, il buono, cavalier servente fino al punto di ammazzare a pugni chi picchia una donna, fa una gran paura.

Fa paura Carol, che ruba pistole e terrorizza ragazzini mentalmente instabili mentre cucina torte e biscotti.

Guardare Walking Dead
Guardare The Walking Dead

Fa paura Shane, pure da morto, che sopravvive nei terribili risvolti psicologici di un padre incerto (classicamente parlando) e di una madre morta a gran richiesta del pubblico. Lori, che in un mondo in cui la gente si mangia a morsi (quello di The Walking Dead o il nostro?) è considerata una poco di buono: il pubblico implorava impietosamente la sua condanna.

Spettatori in pantofole col sangue agli occhi, non tanto diversi dagli zombie di The Walking Dead, fumetto o serie tv poco cambia.

Guardare Walking Dead dall’inizio, la prima stagione

Gli elementi dell’horror classico ci sono tutti: l’ospedale, l’eroe a cavallo, il risveglio, la paura di rimanere soli in un mondo immenso e dominato da mostri.

Guardare Walking Dead

Una probabile pandemia sta sterminando l’umanità e fa più male che il suo migliore amico giochi al dottore con sua moglie, mentre insegna a sparare a suo figlio.

Il mondo crolla e a noi dispiace di un paio di corna, perché non sappiamo guardare le cose in prospettiva.

Sappiamo guardare Walking Dead, però, con la saccenza di un sopravvissuto all’olocausto, con l’esperienza di un regista di fama mondiale, con l’avidità di Alessandro Magno e l’integrità di Papa Bergoglio.

In pratica la prima serie finisce in modo da dire che tutti sono condannati, che non c’è speranza: c’è addirittura gente che si fa esplodere, il dottor Edwin Jenner, che vuole portare tutti all’inferno (quello senza zombie, forse) con sé. Cosa che non succederebbe mai in questo mondo senza morti viventi, vero?

Guardare The Walking Dead, seconda stagione

Rick, moderno Minosse, continua a cercare l’uomo che gli ha salvato la vita, Morgan, mentre al suo amico, Shane, interessa solo continuare ad inzuppare il biscotto nella mediocrità imbarazzante di Lori, come se il mondo non stesse andando tutto al diavolo.

Amicizia e amore, forse sesso.

Solo questo: la gente muore, soffre in ogni angolo di un mondo tondo e loro pensano a scopare e a giocare a carte. Mi viene da chiedermi chi siano davvero gli zombie.

Muore Sophia, una bambinetta non troppo importante (e neppure abbastanza furba) per la storia, muore Dale, vecchio saggio che si diverte a fare il meccanico mentre intorno la terra sanguina, muore pure Shane, insomma muore un sacco di gente.

Ma chi se ne frega, finché c’è vita c’è speranza.

Sì. Per questo guardare Walking Dead è bello, perché si prendono per il culo da soli e tu non puoi fare che andargli dietro.

La terza stagione di The Walking Dead: la prigione

Eccoci ad un bel punto della storia: la prigione! Qual è il tuo concetto di giustizia? I cattivi dentro e i buoni fuori. Già, te l’ha insegnato la maestra, il catechista o mamma e papà?

Hanno fatto davvero un bel lavoro perché, come dice Carol in una delle frasi più sensate dell’intera serie, nell’ultima puntata della quinta stagione, “ai bambini piacciono le storie”.

Sono quelle storie che ci raccontano per non farci fare brutti sogni, mentre i bambini, quelli cattivi, imbracciano fucili e si fanno saltare in aria.

Guardare Walking Dead
Guardare The Walking Dead

Mentre noi, bamboccini comodi sotto le coperte di Topolino (ora Peppa Pig) ci ciucciamo il dito perché siamo buoni e, da grandi poi, la roba e i rospi da ingoiare saranno tanti, meglio abituarsi.

Insomma, divagazioni a parte, uccidono i cattivi, come al solito, e si chiudono dentro. Di colpo la prigionia diventa paradiso, ma forse succede anche adesso, più o meno consapevolmente. Molto più reale Z Nation, no?

Guardare Walking Dead per capire il mondo reale

Una serie tv non ha certo l’obbligo di stimolare riflessioni di alcun tipo, però capita: guardare Walking Dead è una scelta, guardare The Walking Dead in lingua originale fa molto figo, non guardare Walking Dead è da radical chic. Guardare The Walking Dead è come guardarsi allo specchio.

Guardare Walking Dead – SvenKirsch / Pixabay

Ah Lori è incinta, non l’avevo detto?

Potrebbe esserlo perfino di Hershel, il vecchio contadino religioso che sogna di guarire gli zombie, una specie di missionario post apocalittico, illuso, stupido, convinto ma in gamba, per poco.

Ma invece è incinta di Shane, molto probabilmente, e nulla può fare se non tornare a fare le fusa tra le potenti braccia di un Rick Grimes sempre più incazzato e deluso. Finché può, fino a quando la gatta resta viva.

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Guardare Walking Dead – SvenKirsch / Pixabay

Perché ci siamo bevuti tutto guardando The Walking Dead: che in un mondo pandemico nessuno prenda mai un raffreddore (a parte una epidemia riempi puntata), che l’acqua sia pulita e abbondante, che dei nazisti cocainomani e misogini come Merle, fratello di Daryl, prima di morire si riscattino in un impeto di orgoglio e amore per quel poco che resta dell’umanità. Puah!

Ci siamo bevuti tutto, dicevo, ma ecco, un parto naturale in una fatiscente prigione dove non sopravvivono nemmeno i topi no, non ce l’hanno propinata.

Finalmente la stronza muore e chiamiamola pure così noi, perfettini sul divano, che non abbiamo mai tradito nessuno, non abbiamo mai ingannato nessuno.

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 Guardare Walking Dead – elianemey / Pixabay

Ma la bimba del peccato rimane e Rick, ultimo baluardo di una inutile integrità morale, non può che amarla, come noi amiamo lui.

Siamo terribili, ma adoriamo i buoni, amiamo ciò che (forse in fondo in fondo lo vorremmo) non potremo mai essere. Perfino Rick esce fuori di testa e si mette a parlare al telefono e a baciare gli zombie.

Non sto qui a raccontare la storia, vi toccherà guardare The Walking Dead tutto intero per capire. Altrimenti puntate pure su Grey’s Anatomy.

Lo scontro epico tra Rick e il Governatore, quel gran pezzo di spada di Michonne e altri personaggi pseudo interessanti come Bob, mai (per fortuna) interamente approfonditi.

A metà tra il messia e Lucifero, Philip, il Governatore, è con buona dose di certezza il personaggio più interessante dell’intera storia e Woodbury non è altro che un ennesimo paradiso perduto.

La quarta stagione, guardare Walking Dead in viaggio verso Terminus

L’inespressa love story tra Daryl e Beth, la decapitazione di Hershel che, piano piano, i pezzi del corpo sembra voler perderli tutti, le bambine psicopatiche Lizzie e Mika.

C’è un bel po’ di carne al fuoco, c’è tanta carne in generale: Michonne e Carl, il teenager adolescente odiato, anche lui ma senza alcuna ragione, come e più della madre fedifraga, diventano amici, tanto intimi.

Pare la famiglia nella prateria, quasi quasi sembra tutto normale, mentre i corpi continuano a divorarsi le carni a vicenda come il più lugubre ammasso di iracondi in un girone dantesco.

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Guardare Walking Dead – lord_kedaar / Pixabay

Solo che quelli di Terminus mangiano davvero le persone, si mangiano pure un pezzo di Bob.

Questo è insopportabile: la stucchevole voglia di andare avanti, espressa nei piccoli gesti di coltivare lattuga, che nel mondo dei vivi manca del tutto.

Guardare Walking Dead, la quinta stagione

Ci hanno messo un po’ di tutto, dopo Woodbury e Terminus nessuno sano di mente si sarebbe fidato di persone vive (non è forse per questo che facciamo le nostre preghiere ai morti?). Loro no, lasciano tutte le armi ed entrano come agnellini allo scannatoio.

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Guardare Walking Dead – SvenKirsch / Pixabay

A questo punto direi che se lo meritano: ti carichi anche il prete pusillanime che ha perso la fede e i fedeli, che non sa fare una mazza e non si spiega come sia sopravvissuto fino a quel momento e che, a più riprese, metterà in pericolo tutti.

Chi pensa che Rick abbia recuperato la sanità mentale è decisamente fuori strada: lui non è un leader, lui è IL leader e lo dimostrerà ampiamente nell’ultima puntata.

Perché? Perché lui sa come vanno le cose, sa cosa va fatto, sa che la democrazia ha fallito, nel mondo civilizzato e in quello popolato da zombie e perfino in quello popolato da zombie che si illudono di essere uomini.

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Guardare Walking Dead – elianemey / Pixabay

Alla fine poi c’è tutto, perfino l’erezione nascosta di Carl e gli occhi a cuoricino di Rick per la biondina. C’è anche l’amore gay tra due bellocci (possibile perdersi quella gran fetta di spettatori dopo aver incluso qualunque variante genetica e razziale?) dopo gli ammiccamenti lesbo delle stagioni passate.

Guardare The walking Dead fino alla fine, una dichiarazione d’amore

Si poteva fare meglio?

No. Sicuramente guardare Walking Dead è mainstream ma se non ti piace davvero non riesci ad andare avanti, a superare le banalità di dialoghi senza fine, stomachevoli sentimenti esasperati fino al vomito.

Si poteva fare meglio? Si. Lo dice la ragazzina dentro al tronco dell’albero: “Questo è il loro mondo, noi ci viviamo e basta“.

Chi è il morto che cammina?