Il ritiro pacchi è al bar con Indabox

Fare acquisti online è diventato nel giro di pochi anni il modo più comodo e veloce per comprare praticamente qualsiasi cosa. L’e-commerce fornisce ai venditori la possibilità di raggiungere qualsiasi acquirente nel mondo e offre a chi compra l’opportunità di comprare a un prezzo spesso più conveniente o di acquistare oggetti irreperibili nella sua area geografica. Si sono così moltiplicate le opzioni di acquisto, dallo shopping per l’abbigliamento o per la casa, fino alla spesa da supermercato, partendo dai piccoli shop di artigianato, fino ad arrivare alle grandi catene e al più famoso “e-shop totale”, Amazon.

Ma se è vero che gli strumenti di sicurezza offerti dai servizi di pagamento online hanno reso più semplice un acquisto a cuor leggero nel caso si voglia utilizzare la carta di credito, e dunque hanno moltiplicato il numero di utenti disposti ad acquistare sul web e il numero di transazioni effettuate, resta ancora un inconveniente quando si compra tramite e-commerce.

Che fare se non si è in casa al momento della consegna?

Rassegnati, ci siamo abituati a recuperare l’avviso di consegna del corriere dalla cassetta della posta e concordare il ritiro, nella migliore delle ipotesi, o a spostarci con la nostra auto direttamente verso il magazzino del corriere, quasi sempre fuori città, per recuperare la nostra spedizione. E poi, naturalmente, c’è anche chi, preso dal panico di perdere il proprio pacco, chiede le ferie dal lavoro e si chiude in casa per una settimana, aspettando che quel maledetto citofono suoni.

Dato che spesso non sono in casa e non posso aspettare che il corriere bussi alla mia porta, ma non voglio perdere la possibilità di acquistare sul web, mi sono messa alla ricerca di qualche servizio che offrisse l’opportunità di ritirare i pacchi al posto mio.

Ho scovato Indabox, un servizio di ritiro pacchi organizzato attraverso una rete di bar sparsi su tutto il territorio nazionale. Ho voluto testarne l’efficacia e vi racconto come è andata.

La registrazione a Indabox e l’ordine online

Per prima cosa ho controllato che nella mia zona ci fosse un bar convenzionato con Indabox, e attraverso l’intelligente mappa della mia zona ho scelto il point più comodo per i miei spostamenti. Mi sono registrata al servizio, in modo semplice e veloce. Ho inserito, come di consueto, i miei dati, ricevuto la mail e il codice di conferma sul mio cellulare.

Ho completato il mio profilo e in pochi minuti il mio account è stato attivato, con una bella sorpresa: un credito gratuito per il semplice fatto di essermi registrata. E così il primo ritiro è gratis, mentre dal secondo in poi il costo è di 3 euro, una cifra accettabile, dato che spesso le spese di spedizione sono gratuite e dunque non incidono sul costo finale dell’oggetto. In ogni caso avrei speso molto di più per spostarmi in auto e raggiungere il corriere, senza parlare del fatto di doversi attenere agli orari lavorativi, che spesso coincidono con i miei, rendendo praticamente ingestibile il ritiro.

Con questa opzione, invece ho scelto un bar aperto 24 ore su 24 e sono andata a ritirare il mio pacco non appena ho avuto un minuto libero.

Il mio acquisto online

Dovevo regalare a mia sorella due cd per Natale e dato che ormai è sufficientemente grande da non credere più a Babbo Natale e ha gusti musicali piuttosto sofisticati, ho scelto dalla lista che mi aveva “gentilmente offerto” e ho trovato tutto su Amazon. Grazie a Prime, spedizione gratuita e pacco in consegna entro un paio di giorni. Perfetto per me che sono sempre in ritardo, insomma.

Il ritiro pacchi è al bar con Indabox (4)

Sono quindi tornata su Indabox e ho segnalato la consegna del mio pacco. Dopo la mail di conferma, non mi è rimasto altro da fare che aspettare la comunicazione di avvenuta consegna.

Il ritiro pacco con caffè

L’sms e la mail di Indabox sono arrivate subito dopo l’avviso di Amazon, che mi avvertiva che il mio pacco era stato ritirato. E così, modulo di ritiro alla mano, la mattina dopo ho approfittato della pausa caffè delle 10 per fare un salto al bar Zacapa e tirare un sospiro di sollievo, dato che era già il 24 dicembre e mia sorella non me lo avrebbe mai perdonato. Non scherzo!

Ovviamente è stata l’occasione per prendere il caffè e fare quattro chiacchiere al volo col proprietario del bar:

“Abbiamo aderito alla rete di Indabox soprattutto per pubblicizzarci – mi ha raccontato – e farci conoscere da clienti che altrimenti magari non avrebbero mai saputo della nostra esistenza. Qui arrivano pacchi praticamente ogni giorno e tutti sono soddisfatti del servizio”.