Nuovo singolo per l’ex cantante de La fame di Camilla

ermal meta nuovo singoloProprio come, nel 2013, annunciò su Facebook lo scioglimento della band La fame di Camilla, così lo scorso 22 ottobre 2014, il cantante Ermal Meta ha annunciato l’uscita del suo nuovo singolo da solista “Lettera a mio padre”.
La band La fame di Camilla, indie rock italiana, composta da Ermal Meta alla voce, Giovanni Colatorti alla chitarra elettrica, Dino Rubini al basso e Lele Diana alla batteria, debuttò con un album omonimo pubblicato nel 2009, a cui seguirono altri due album di studio, precisamente uno nel 2010 e l’altro nel 2012.

Da La fame di Camilla a cantante solista

Un viaggio troppo breve per un gruppo che aveva uno stile ed un modo di interpretare la musica assolutamente personale ed emozionante. Con un confidenziale e romantico post sul social Facebook la band un anno fa ha salutato i propri fans: “A volte la vita ti porta a prendere direzioni diverse da quelle che pensavi di prendere e queste direzioni a volte recano dolore. Ermal, Jonni, Lele e Dino erano amici che fra una birra e due chiacchiere, hanno deciso di suonare insieme. La Fame di Camilla ha terminato il suo viaggio, ma Ermal, Jonni, Lele e Dino saranno sempre amici”; un intenso e semplice “ciao” che ha riscontrato i cori di “No” da parte di un pubblico che credeva fermamente nelle loro potenzialità.La fame di Camilla

Lettera a mio padre: singolo dal testo strong

A distanza di quasi un anno dallo scioglimento della band, il cantante Ermal Meta ha annunciato l’uscita del suo nuovo singolo “Lettera a mio padre”.“Ogni male è un bene quando serve” canta la canzone che lascia spazio a parole dure e schiette. Alludendo ad un’assenza paterna ed a cicatrici su cui “attaccare le ali”, il brano viaggia su una melodia fluida e accattivante, mentre una componente elettronica dà quella giusta acidità che un pezzo di questo tipo richiede. Una particolarità è la presenza della voce di una bambina; si tratta di Annaviola Rubini che, scrive Ermal sulla sua pagina di facebook, “a soli tre anni riesce a cantare con l’anima, convincendo tutti i presenti che avesse capito le parole”. La piccola voce, inaspettatamente, viene fuori dopo il ritornello nella parte che in musica si definisce “special”, conferendo al brano quel velo di famiglia, quel tepore mancato e quella dolcezza che, in netto contrasto con il testo strong ed energico, acquieta per un attimo la tempesta di ricordi. Tre minuti e cinquanta secondi di musica costruita bene, in cui tutto funziona perfettamente, dalla scelta dei suoni a quella delle parole. Un brano tutto da ascoltare e interiorizzare e, con la voce intensa e profonda di Ermal, non sarà assolutamente difficile.

 

 

Credits foto: facebook.com/ermalmetainfo/ milano-web.it