Pro e contro dell’accordo di libero scambio tra USA e UE [PARTE 4]

Pro e contro dell'accordo di libero scambio tra USA e UE
Foto: Andi_Graf / Pixabay

 

Il tanto discusso accordo di libero scambio tra USA e UE, il TTIP, di cui ci siamo occupati questa settimana, porta con sé polemiche e opposizioni, ma anche pareri favorevoli da parte di chi vi vede una prospettiva di sviluppo economico basato sulla livellazione delle regole.

Scopriamo più nel dettaglio quali sono le motivazioni pro e contro il deal tra Stati Uniti ed Europa.

Opposizioni all’accordo di libero scambio tra USA e UE

Il 5 dicembre 2014 sul sito de “Il Fatto Quotidiano” è apparsa la notizia che sono state raccolte in circa due mesi un milione di firme per fermare il TTIP.
Le organizzazioni europee che lottano contro tale accordo hanno presentato un ricorso alla Corte di Giustizia Europea per bloccare il negoziato o riavviarlo su nuove basi.

Coltivazioni OGM in Europa

OGM o non OGM? Effetti sulla salute umana e molto altro

Recentissima è la notizia, riportata da Greenews che, dopo quasi quattro anni di dibattiti, veti e barricate tra Stati favorevoli e contrari, il Parlamento Europeo è alla fine riuscito ad approvare la modifica della Direttiva comunitaria sugli OGM. Se verrà ratificato dal Consiglio, il testo consentirà agli Stati membri di vietare o limitare la coltivazione di OGM sul proprio territorio nazionale, anche se autorizzati a livello europeo.

Detto in poche parole, ogni governo dovrebbe poter far per sé in materia di coltivazioni transgeniche, senza il rischio di vedersi annullato da un tribunale il bando.

TTIP visto come opportunità

Manifestazione di protesta contro il trattato di libero commercio con gli USA, Colombia
Manifestazione di protesta contro il trattato di libero commercio con gli USA, Colombia

 

Come qualsiasi altra iniziativa nel mondo, non è il TTIP il mostro da combattere bensì l’uso che se ne potrebbe fare e le regole imposte.
Una livellazione delle regole è una cosa buona e giusta per le aziende, ma tali regole non devono certamente ledere i diritti dei consumatori. Imporre regole più rigide per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dell’uomo dovrebbero essere le vie maestre da seguire.
In base a ciò che è trapelato sul TTIP, questo accordo giova solo alle grandi industrie e alle multinazionali. E a noi utenti finali quali vantaggi porterebbe?
Ognuno di noi dovrebbe mobilitarsi nel proprio piccolo contro lo scempio che si sta attuando alle nostre spalle, facendo sentire la propria voce e il proprio sdegno, partecipando alle raccolte firme e alle manifestazioni pacifiche di protesta, alzandosi dalla scrivania davanti alla quale siamo comodamente seduti mentre scriviamo stati su Facebook. Questo tipo di protesta, purtroppo, ancora non serve a nulla!

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