Puntare a Nord: alla scoperta della Scozia

Dopo il bellissimo e magico racconto di viaggio in Islanda, il nostro amico e fotografo Vito Grittani ci porta alla scoperta di un’altra terra meravigliosa: la Scozia. Armato di macchina fotografica e tanta voglia di scoperta, il nostro esploratore parte in compagnia della moglie in un percorso ad anello alla scoperta di luoghi davvero eccezionali. E con una sola parola d’ordine.

NORD

Avete presente il detto “stessa spiaggia stesso mare”? Nel mio caso potremmo dire stessa tenda stesso (quasi) mare…

Quest’anno, nel nostro girovagare, ovviamente abbiamo deciso di puntare a Nord e di visitare la Scozia. La scelta delle meta anche questa volta è dettata da motivi fotografici. Da grande appassionato, volevo visitare questa terra ricca di storie, castelli e colori! Colori che, quando decidi di scattare una foto, sono essenziali.

Foto di Vito Grittani
Foto di Vito Grittani

Conoscete sicuramente già tutti i fish & chips e i pub con che trasudano birra e non voglio raccontarvi di questi cliché. Vorrei trasmettere la magia e la sorpresa che si prova quando si arriva in una terra ai propri occhi sconosciuta ed in cui tutti i sensi sono sempre pronti a recepire un segnale.

Dopo due giorni di viaggio e quasi 2300 km, arriviamo nella terra promessa, e se in Islanda mia moglie aveva esordito con “ma non faremo 3 settimane in tenda con questo freddo” quest’anno, appena arrivati mi dice “non faremo mica 3 settimane con questo tempo!”.

Con un occhio al meteo, abbiamo percorso la Scozia in senso antiorario da Inverness fino alle Orcadi e poi proseguendo per le Highlands fino a Skye. Potrei spendere tutte le mie parole sulle Orcadi: un’isola nell’isola, un mondo fuori dal mondo. Ma vorrei introdurvi alle Orcadi con questa foto, una “banale” foto di una qualunque strada di questa piccola isola.

Foto 2
Foto di Vito Grittani

La prima sensazione che hai appena sei arrivato è di assoluta pace. Le strade vuote, il sole tramonta, le città che sono dei piccoli paesini dove i bambini lasciano le loro due ruote fuori casa o davanti al negozio di alimentari.

Qui veramente appena arrivati si percepisce di essere in un altro mondo. Tutto scorre ancora più lentamente che sulla terraferma (ovvero l’Inghilterra); anche le pecore percorrono i campi con una calma disarmante!

Un mio personale ricordo va alla bellissima Kirkwall, la più grande delle città di tutte le Orcadi. Eravamo una sera a cena quando improvvisamente, pochi minuti dopo esserci seduti, il cielo comincia a cambiare, le nuvole si diradano e il sole spunta nel cielo grigio. E’ stato un attimo, e come due bambini che vedono per la prima volta Babbo Natale, abbiamo ammirato uno di quei tramonti che ti porti a vita nel cuore. Di li a poco, dopo aver consumato in fretta un blueberry mojito ed un favoloso hamburger, eravamo fuori dal locale di corsa verso l’auto per immortalare quel favoloso momento.

Ecco, questo momento rimarrà sempre nei nostri ricordi grazie alla foto scattata da mia moglie in quegli attimi concitati.

Voto di Vito Grittani
Foto di Vito Grittani

Chi va in vacanza alle Orcadi deve assolutamente visitare la piccola ma realmente incantevole Italian Chapel. Costruita da lavoratori italiani durante la Seconda Guerra Mondiale, è una piccola chiesetta raggiungibile dalla strada principale che vi lascerà stupiti per i suoi interni. Qualcosa di MERAVIGLIOSO.

Foto di Vito Grittani
Foto di Vito Grittani

Siete curiosi e volete saperne di più? Questo è il link che fa per voi.
Chi va a nord per fotografare spesso lo fa perché innamorato delle luci, delle albe e dei tramonti. E credetemi, qui veramente è tutto un altro mondo. I tramonti sono di un viola con tutte le variazioni cromatiche e di una intensità incredibile, di un arancione caldo e appassionato.[inlinetweet prefix=”” tweeter=”” suffix=””]Andare a nord è per l’amore di quei momenti indimenticabili[/inlinetweet].

Foto di Vito Grittani
Foto di Vito Grittani

La luce, per chi fa fotografia, è fondamentale e qui a nord le luci sono irreali, eccezionali e coinvolgenti. Ma la Scozia è fatta anche di persone. Non vi voglio raccontare del solito cliché del pub, ma trasmettere l’emozione che si prova ad entrare ogni sera in un pub diverso, quella sì, ve la voglio raccontare. Nonostante la forma fisica del sottoscritto non permetterebbe una pinta giornaliera, mia moglie mi invita (WOW!) con una frequenza quasi quotidiana nel pub del villaggio di turno. E così ci ritroviamo ogni sera in un pub diverso, e se abbiamo deciso di risparmiare sugli hotel, non ci risparmiamo su cibo e birra.
E l’atmosfera così si riscalda sera dopo sera e non potete immaginare la sorpresa quando ad ogni pub si ritrovano persone di ceti sociali più disparati, di età fra loro non paragonabili. Ma tutti sono accomunati da una passione sfrenata per lo stare insieme.
E così succede che una sera in uno dei tanti pub si ritrovano un gruppo di amici per una pinta ed ognuno con il proprio strumento. E la serata si accende ancora di più. Tutti seduti attorno ad un tavolo, una pinta, qualche chitarra, armonica, basso, violino e la serata si infiamma. Le bionde servono bionde e i clienti si affannano intorno alle bionde. La musica è quella di Come Together e Get Back (accidenti! ma questi cantano come i Beatles in un inglese perfetto!), quella di Ring of Fire di Johnny Cash.

Vito di Vito Grittani
Foto di Vito Grittani

Vi assicuro che è un’esperienza incredibile! Passare le sere nei pub è qualcosa di coinvolgente, ed in particolare nei piccoli pub di provincia. Le persone sono bisognose di comunicare con lo “straniero”, ti chiedono da dove vieni, ti offrono da bere, e subito fioccano tanti sorrisi. Ovviamente io le bionde non le guardavo, ma la moglie questo non deve saperlo. E se poi ti succede che mentre stai fotografando, versi una birra sul tavolo, la bionda ti porta un’altra bionda. E sembra per lei una scena vista e rivista.
Per uno appassionato di fotografia come me sono state 3 settimane di vera scoperta. Vedevo ogni posto come fosse la prima volta (e lo era!) e ad ogni pecora, strada e persona, ero pronto a rimanere a bocca aperta. Personalmente ritengo la costa occidentale, dopo le Orcadi, sia la vera parte che ognuno  di noi dovrebbe visitare. Qui è tutto accentuato e succede che ti ritrovi a percorrere una strada di 160 km in 8 ore. Succede che incontri un vecchietto al benzinaio che ti suggerisce una deviazione dal tuo percorso. E così ti ritrovi tra poche case e tanti “piccoletti” che occupano la strada: la cassetta posta, la cabina telefonica.

Foto di Vito Grittani
Foto di Vito Grittani

Ecco, [inlinetweet prefix=”” tweeter=”” suffix=””]un viaggio è anche questo: perdersi senza meta[/inlinetweet] perché sei pronto all’incontro col vecchietto al supermercato o con la strada chiusa che magari ti costringe a prendere una deviazione. Così è infatti successo sulla strada per Skye. E quella sera è stata un’emozione fantastica pur essendo a poche ore ancora dalla nostra amata Skye.

Foto di Vito Grittani
Foto di Vito Grittani

Quella sera abbiamo cenato in un pub in riva al mare, guardando il profilo dell’isola, seduti su un bancone di legno e godendoci il panorama. Una serata incredibile, non per il cibo che era comunque ottimo, ma per l’atmosfera di quel posto magico.

Foto di Vito Grittani
Foto di Vito Grittani

Non ci crederete mai, ma essere lì ed ascoltare un giovane ragazzo che con la sua chitarra cantava la stupenda “Girl From The North Country” è stato come lo sbarco sulla luna e quella sera rimarrà per sempre un’immagine indelebile nella mente mia e di mia moglie! UNA SERATA MAGICA!
Alla fine a Skye ci siamo arrivati, anche se in ritardo. E devo dire che dopo aver percorso le Highland scozzesi, mi aspetto una terra mitologica, ma personalmente ho trovato le Orcadi più incredibili della stessa Skye, di cui mi rimarrà sempre e comunque un ricordo del bellissimo Neist Point e dei colori del suo tramonto. Veramente incredibile!

Foto di Vito Grittani
Foto di Vito Grittani

La Scozia è sempre la terra del famosissimo Talisker e delle isole, anche quelle isole che non ti aspetti. Come la bellissima Mull (che si pronuncia MALL).

Foto di Vito Grittani
Foto di Vito Grittani

Noi ci siamo giunti grazie ad una simpaticissima signora che dopo aver scattato una foto a me e mia moglie ci ha parlato delle sue origini e del suo clan. E ci ha raccontato di questa bellissima isola.
Ecco, qui vedete Tobermory, una fantastica città colorata, in cui regna un buonissimo odore ti torba bruciata, in cui gli uomini tornano da pesca alla sera e si intrattengono sul porto felicissimi di chiacchierare con noi, gli stranieri di turno.

Foto di Vito Grittani
Foto di Vito Grittani

Il signore nella foto è un simpatico pescatore di Tobermory. Lui ci ha regalato quel giorno tanti sorrisi, storie di mare della sua isola e ci ha regalato anche tanti granchi, quelli che a lui erano avanzati dalla pesca! Un uomo sempre sorridente che ci ha raccontato con altrettanta felicità del suo viaggio sul nostro lago di Garda e dell’ottimo cibo italiano.

Foto di Vito Grittani
Foto di Vito Grittani

Ho sempre pensato che ogni viaggio, alla fine, è riuscito se torni a casa con un grosso magone e tantissime storie da raccontare. Spero veramente di essere riuscito a raccontarvi, ma soprattutto a trasmettervi una parte delle mie esperienze durante questo fantastico viaggio.

Dettaglio del Forth Bridge vicino ad Edimburgo - Foto di Vito Grittani
Foto di Vito Grittani

#TravelWithMeToScotland