Trekking, tutti i benefici di esplorare la natura [PARTE 1]

Per la gente di città, assediata dallo smog e dall’inquinamento e con ritmi serrati che non lasciano tregua, può essere davvero utile e benefico dedicare una o più giornate all’attività del trekking.
In inglese, il verbo “to trek” vuol dire “camminare lentamente”, oppure “affrontare un lungo viaggio”. Ed è proprio questa l’essenza del trekking, liberarsi della frenesia della vita quotidiana.

Con questo articolo iniziamo un percorso a puntate che analizzerà tutti (o quasi) gli aspetti di questa splendida attività sportiva, con una particolare attenzione agli accorgimenti da prendere per non correre pericoli.

Foto di Marcello Lombardi

Perché fare trekking?

Questa attività sportiva, in realtà, può essere praticata ovunque, anche se lo scenario migliore rimane senza dubbio la montagna.
È una attività che coinvolge persone di tutte le età ed è importante non dimenticare che richiede un certo impegno fisico e quindi va affrontata con consapevolezza.
L’impegno varia da sentiero a sentiero,  per questo l’autovalutazione delle proprie capacità rimane il mezzo migliore per effettuare la scelta finale. Con tutti i dovuti accorgimenti, l’attività del trekking porta benefici all’organismo nella sua interezza.

Foto di Marcello Lombardi

I benefici

A incominciare dall’apparato locomotore e neuromuscolare, il trekking favorisce il trofismo osseo e muscolare, cioè uno “stato generale di nutrizione e quindi delle dimensioni di un organismo o di una sua parte, più in generale, dell’apporto di energia” (Fonte: Treccani.it).

L’apparato respiratorio, in generale, trae beneficio da qualsiasi attività fisica. Avviene un processo di ipertrofizzazione dei polmoni, con conseguente aumento della capacità toracica e della capacità vitale, favorendo una migliore ossigenazione dei tessuti. Ovviamente, l’aria pulita, ambienti salubri e sani favoriscono maggiormente questi processi.

Con il trekking, si aiuta il trofismo del cuore e dei vasi sanguigni, e quindi dell’apparato cardiocircolatorio. Anche se, all’inizio, il cuore in realtà si affatica aumentando la frequenza dei battiti, con l’allenamento aumenterà di volume garantendo una resa ottimale con minor sforzo.

Foto di Marcello Lombardi

Il trekking favorisce l’interazione sociale

I benefici del trekking non finiscono qui. In particolare, si ricavano ineguagliabili vantaggi per l’equilibrio psichico e questa attività favorisce indubbiamente l’iterazione sociale. Camminare in ambienti salubri, lontani dal caos quotidiano, aiuta a eliminare lo stress e le tensioni accumulate, contribuendo ad un piacevole rilassamento e riportando la dimensione del tempo a quella più giusta e naturale.

L’anno scorso percorrevo il sentiero che da Forca di Presta (Parco Nazionale dei Monti Sibillini) portava al Monte Vettore. È un sentiero molto frequentato, non molto difficile. Ricordo ancora con piacere l’incontro con una trekkista che scendeva dalla cima e con la quale mi ritrovai a parlare dei vari sentieri esplorati in passato. Io le parlai dell’Inca Trail che percorsi in Perù e lei mi raccontò del Cammino di Santiago, dandomi utilissimi consigli su come farlo e come prepararmi.
L’incontro con altri trekkisti, con i quali condividere la fatica e le proprie emozioni, crea una sorta di legame empatico. Insomma, fa riscoprire il valore dei rapporti umani.

 

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