Tra i tanti siti a proporre una panoramica sull’anno appena trascorso c’è anche Spotify, che offre il suo Year in Music 2014, sia a livello globale che ad ogni singolo utente.
Dalla pagina in questione (che non è quella dalla quale si accede per usufruire di Spotify da browser), prima ancora di fare login, è possibile catturare il momento e riconoscere un po’ di volti di questo 2014. Ci vengono indicati gli istanti più salienti coi loro protagonisti: è possibile cambiare la regione (e la lingua relativa) nel riquadro in basso a sinistra. Come artista maschile c’è Ed Sheeran (che ha anche l’album più ascoltato, X), come artista femminile Katy Perry, come gruppo i Coldplay e come artista emergente alt-J. La canzone dell’anno è Happy di Pharell Williams. Spotify indica però molte altre playlist, curiosità e statistiche: Michael Jackson è l’icona di quest’anno, ed è anche possibile ascoltare la playlist The Sound of Italy 2014, in cima alla quale c’è Stolen Dance dei Milky Chance. Per vedere tutto questo è necessario fare scrolling o cliccare in alto a destra sulle impostazioni.
Il tuo 2014 su Spotify
La parte più interessante arriva però solo dopo aver fatto login da Spotify (che per molti sarà probabilmente da Facebook), con il quale otteniamo finalmente una risposta alla domanda: che genere di musica ti piace? Molti magari avranno già intuito, altri magari rimarranno sorpresi, altri ancora (come me) apprezzeranno ma rimpiangeranno che non ci sia la possibilità di integrare coi risultati da altri servizi (YouTube, SoundCloud, BandCamp, ecc.). Il risultato viene calcolato sulla base di info e playlist.
Dopo le indicazioni sul genere, ci sono quelle sugli artisti, gli album e le playlist che abbiamo ascoltato di più durante l’anno. Segue la top ten dei brani dell’anno e i gusti su base stagionale. Spotify ci informa anche del numero di minuti di ascolto totali, e di quanti di essi sono avvenuti in mobilità e in media in quale giorno della settimana. Alla fine ci viene presentata anche la possibilità di creare automaticamente una playlist per il 2015, sulla base di quello che abbiamo ascoltato nell’anno in corso, e c’è una schermata riepilogativa con la possibilità di condividerla sui vari social. La playlist prometteva di essere “fresca” e nuova, ed è partita con un pezzo che conoscevo bene: il risultato non mi è parso disprezzabile e non sono mancate sorprese positive, anche se è apparsa un po’ sbilanciata sul lato easy listening dei miei gusti.
Insomma, una pagina interessante se volete conoscere com’è andato questo anno in musica su Spotify, così come avrete fatto o potreste fare per Youtube, e che testimonia come il mondo dei servizi musicali sia sempre più orientato ad intercettare e conoscere i gusti degli ascoltatori (come emergeva anche dall’intervista a Smarfle).