Vacanze a New York? Le 10 cose che devi sapere

Lo so. Dieci cose da sapere prima di partire per le vacanze a New York sono davvero poche, ma è agosto, fa caldo e forse sotto l’ombrellone è più pratico leggere un “bignami di viaggio” piuttosto che una vera e propria guida.

Eccovi allora consigli, dritte e miti sfatati sulla Grande Mela concentrati in dieci punti.

“Tutti i viaggi cominciano lasciando un posto per raggiungerne un altro”: New York For Dummies

Ellis Island - photo credits: Federica Petruzzi
Ellis Island – photo credits: Federica Petruzzi

 

Prima di tutto sintetizziamo in maniera telegrafica le cose pratiche più importanti da sapere prima e dopo la partenza. In soldoni: dopo il metateatro, la metafotografia ecc. vi presento la “metalista”.

  • per le tue vacanze a New York vi servono il passaporto e l’ESTA. Sono procedimenti brevi e semplici ma non riducetevi all’ultimo minuto, specialmente se avete qualche conticino in sospeso con la legge;
  • fate in modo di avere con voi una carta di credito. No, la postepay ed il bancomat non sono esattamente la stessa cosa. Potete usarli per prelevare presso gli sportelli ATM (e neanche a tutte le ore) ma non per pagare in qualsiasi negozio. È una noia, lo so;
  • non fate gli sbruffoni ai controlli in aeroporto, ché gli americani sono simpatici e vi mettono a vostro agio ma se fate i simpaticoni vi rispediscono in Italia. In quel caso l’unica cosa che vedrete a stelle e strisce sarà la vostra faccia allo specchio dopo che vi sarete presi a schiaffi da soli.
  • fatevene una ragione: [inlinetweet prefix=”#NewYork” tweeter=”” suffix=””]a New York (e non solo) si paga la mancia[/inlinetweet]. La cosa non vale nei fast food o nei posti tipo Starbucks ma per il resto mettetevi una mano sul cuore e una sul portafoglio. Nel caso in cui la matematica non fosse una vostra passione – visto che la mancia si paga in percentuale sul conto – potrete chiedere al cameriere di calcolarla per voi.
  • oltre al dentifricio e alle medicine ricordatevi anche di portare gli adattatori per le prese.
  • non preoccupatevi troppo se non conoscete la lingua inglese ma preparatevi al fatto che chiunque si perderà con voi in convenevoli. Alla fine pare brutto fare scena muta e di certo non è il massimo esordire con un “Noio volevam savoir” per chiedere informazioni. Imparate almeno a dire cose semplicissime come: “Sto bene e tu?”; “Sai dirmi dove si trova…?”; “Che ore sono?”;  “Agente glielo giuro, non conosco nessun Corleone!”.

Si vabbè, ma a parte i negozi cosa vedo?

Ground Zero - photo credit: Federica Petruzzi
Ground Zero – photo credit: Federica Petruzzi

 

L’errore più comune è credere che le vacanze a New York siano esclusivamente shoppingdivertimento. Chi vive la città in questo modo sarà sicuramente più elegante e profumato di voi. Potrete facilmente riconoscere il soggetto in questione in quanto portatore di vestiti casual con al seguito una borsetta da 10 centimetri in cui tenere lo smartphone e la carta di credito. Al massimo una bottiglietta d’acqua in mano, voglio esagerare. Voi, invece, sembrerete un alpinista che non si fa la doccia da tre giorni. In compenso vi arricchirete in maniera spropositata esplorando l’universo oltre Times Square e la 5th Avenue.

Oltre alle innumerevoli gallerie private e ai musei pieni di opere importantissime (MoMa, Whitney, Guggenheim, Metropolitan, Brooklyn…) New York è una gioia per gli occhi anche da un punto di vista architettonico. Questo, ovviamente, mettendo in conto il fatto che anche il moderno è bello e diventa particolarmente affascinante quando è associato a qualcosa di più datato. Passerete molto tempo con il naso all’insù ad ammirare gli infiniti giochi di luce sulle facciate dei grattacieli e non resisterete all’idea di guardare la città dall’alto dell’Empire State Building ma non sottovalutate i “piani bassi” e gli innumerevoli esempi di street art ed installazioni artistiche presenti in città. Inoltre ritagliatevi delle ore da godervi a Central Park, una vera e propria oasi immersa nella metropoli.

A New York si mangia male

Un ristorante italiano a Manhattan - photo credit: Federica Petruzzi
Un ristorante italiano a Manhattan – photo credit: Federica Petruzzi

 

No, signori miei. Non è vero. Semplicemente, come in ogni viaggio, dovete essere disposti ad aprire la vostra mente e anche il vostro stomaco. Lo so che le polpette e gli spaghetti con le cozze sono veri e propri capisaldi della vostra alimentazione ma quando si viaggia è bello conoscere anche la cultura gastronomica del luogo che state visitando.

Essendo New York un concentrato di etnie impressionante, qui troverete di tutto. Non infilatevi in un ristorante italiano per mangiare piatti in arrivo direttamente dagli anni ’80 tipo le penne alla vodka o cose inesistenti come la parmigiana di pollo con gli spaghetti. Camminate, vagate e non abbiate paura dei mille food-trucks che incontrerete. Cedete al piattone di “Chicken and rice” di The Halal Guys (magari quello nei pressi del MoMa), non abbiate paura di baciare la vostra metà dopo l’ennesimo knish, ignorate la voce della nonna che vi invita a mangiare un’altra braciola e dateci dentro con gli Hot Dog di Nathan’s Famous o il pastrami di Katz’s Delicatessen. Ma soprattutto: fate una benedettissima colazione all’americana. Quando avrete finito vi renderete conto di quanto un apparentemente innocuo cornetto possa far bruciare lo stomaco più di un piatto di uova fritte e bacon. E pancakes. E french toast. E tanto, tanto caffè nero bollente. Tanto da far invidia all’agente Cooper di Twin Peaks.

La metro di New York è un casino

New York City Subway - photo credit: Federica Petruzzi
New York City Subway – photo credit: Federica Petruzzi

 

No, no e ancora no. La metro di New York è eccezionale. Forse appena arrivati proverete un senso di smarrimento, ma a volte non si prova lo stesso anche cercando di prendere un autobus nella propria città? Dovete solo avere sempre chiaro da che parte volete andare. Non è tanto difficile, no?

Non fatevi spaventare dagli innumerevoli articoli in rete che parlano di quanto sia complicato muoversi nell’underground newyorkese, di quanto sia rischioso viaggiare da soli e cose varie. Non è difficile, non è rischioso (o almeno non lo è più che in altri posti), è veloce e soprattutto è sempre, sempre, sempre sorprendente. Le metro di New York è piuttosto nota per gli innumerevoli show gratuiti offerti ai passanti e non di rado capita di assistere ad un breve spettacolo anche durante il viaggio. Vi fermo subito: non sto parlando di gente che con la musica registrata canta “Cielito Lindo” ma di percussionisti, violinisti e band di vario genere.

La cosa più sorprendente, però, è l’incredibile mix di culture che potete trovarvi davanti agli occhi, tutte concentrate nello spazio di una carrozza. Volete un esempio pratico? Provate ad andare a Coney Island in metro. Un’ora e mezzo di viaggio in cui sembra di avere davanti un mappamondo di facce che gira e gira e gira…

New York è costosissima

Photo credit: geralt - pixabay
Photo credit: geralt – pixabay

 

Dopo un po’ diventa noioso smentire tutte queste cose però mi tocca farlo. Non è vero. New York non è affatto costosissima. Certo, se il vostro intento è fare vita mondana e passare le vostre notti sui più famosi rooftops della città sorseggiando trecento Cosmopolitan e gridando “Oh my Goooood!” (pur non capendo niente) ogni due secondi che cacchio volete da me?

L’unica cosa davvero sopra la media di questa città è l’alloggio. Gli alberghi hanno un costo abbastanza elevato e nell’80% dei casi il rapporto qualità-prezzo è come quello di una coppia che ha divorziato da anni e ancora si offende a vicenda davanti ai figli. Viaggiando da soli il problema diventa consistente, poiché ovviamente non si possono ammortizzare i costi con la propria immagine riflessa allo specchio. Però nulla è impossibile. Non demordete. Cercate su internet e controllate sempre le offerte. Fatelo con la consapevolezza di dover passare nella vostra camera solo il tempo di una dormita ma allo stesso tempo non fissatevi troppo sul prezzo più basso, rischiando di trovarvi in profumatissime topaie ubicate chissà dove. Probabilmente spenderete qualcosa in più per l’alloggio ma sarete sorpresi dai costi accettabili del cibo e dei trasporti e dalle tante opportunità di risparmiare per le varie attrazioni offerte dalla città.

Vedi Manhattan e poi?…muori?

La metro si lascia alle spalle l'isola di Manhattan - photo credit: Federica Petruzzi
La metro si lascia alle spalle l’isola di Manhattan – photo credit: Federica Petruzzi

 

Molte persone quando vanno nella Grande Mela non vedono niente oltre l’isola di Manhattan, pensando che New York sia solo quella. Invece no. Manhattan è solo uno dei cinque “boroughs” della città. Visitarli tutti in una botta sola probabilmente è impensabile, ma se avete tempo (e se non lo avete trovatelo) cercate almeno di arrivare fino a Brooklyn. Fareste un grande torto a voi stessi perdendovi luoghi eccezionali come il Brooklyn Museum e le zone di Williamsburg e Dumbo. E poi davvero volete precludervi la possibilità di fare una passeggiata a Brooklyn Heights? O di vagare in quartieri meno frequentati dalle masse turistiche e in cui si entra ancora più a contatto con la gente del luogo?

Nonmiservenientenonhosoldi

Una panchina (venduta) di Central Park - photo credit: Federica Petruzzi
Una panchina (venduta) di Central Park – photo credit: Federica Petruzzi

 

Prima di partire probabilmente farete i gradassi con gli amici dicendo che a voi le vie dello shopping non interessano, “sticà…” dei vestiti e delle borse e dei vinili e delle scarpe. La coerenza vi abbandonerà di colpo davanti allo store ufficiale dell’NBA o dopo cinque minuti che sarete entrati nei magazzini Macy’s.

Tutto ti spinge a comprare. Tutto. Specialmente i prezzi. E vuoi comprare ovunque, specialmente negli shop dei musei o nei negozi che compaiono davanti a te all’improvviso, tentandoti con note sneakers a 20 dollari che in Italia costano 60 euro. Offerte, offerte ovunque. Così tante offerte che se non stai attento rischi di bruciarti tutto per comprare un’ottica a prezzi stracciati e riesci a fermarti in tempo mentre il tipo del negozio già ti sta trascinando dentro promettendoti il paradiso delle reflex. Questo è successo a mio cuggino, non a me. Giuro.

Insomma, occhio al portafoglio e portatevi un borsone vuoto da riempire per il ritorno. E non pensate di essere immuni alla cosa. Sareste capaci anche di comprare una panchina a Central Park.

Perché mai dovrei entrare lì dentro?

La casa segreta di Bruce Wayne - photo credit: Federica Petruzzi
La casa segreta di Bruce Wayne – photo credit: Federica Petruzzi

 

Quando farete i gradassi con gli amici – vedi sopra – e uno di loro vi chiederà se entrerete, per esempio, da Tiffany probabilmente risponderete di no. Poi vi ci ritroverete davanti ed entrerete. Così, giusto per fare un giro. Così come entrerete da Abercrombie & Fitch, giusto per avere conferma di quanto sia controproducente per un negozio piazzare modelli seminudi a destra e a manca e tartassare i clienti con musica da discoteca a volumi disumani. Entrerete anche all’Apple Store, pur sapendo che non comprerete una mazza. Entrerete in qualsiasi palazzo con la porta girevole.

E non fate come me: se nell’atrio di un grattacielo vedete un’opera immensa di Jeff Koons non fate i timidi ed entrate. Sbavare sulla vetrata è peggio. E poi chissà quando ci ritornerete a New York, quindi è meglio approfittarne.

“Esprimi un desiderio”

“Bene. Essere di nuovo un bambino”

Ala di Toys''R''Us dedicata a Jurassic Park - photo credit: Federica Petruzzi
Ala di Toys”R”Us dedicata a Jurassic Park – photo credit: Federica Petruzzi

 

Ho volutamente stravolto una citazione di “Big”, film di Penny Marshall con Tom Hanks girato proprio a New York, per introdurre un nuovo punto della lista, anche se l’argomento in questione è strettamente collegato al punto precedente.

A New York tornerete bambini più di quanto possiate immaginare e non potrete fare a meno di entrare anche nei negozi di giocattoli.

Non trattenetevi. Entrate e ritrovatevi felicemente al punto 7 di questa lista. Siete forti d’animo e non volete comprare? Entrate lo stesso. Non potete perdere gli incredibili allestimenti del Toys”R”Us di Times Square, i colori del Lego Store di Rockefeller Center e soprattutto gli innumerevoli salti nel passato che vi farà fare lo storico FAO Schwarz sulla 5th Avenue.

Approfittate di questi momenti di infanzia sfrenata (che a NY sono dietro ad ogni angolo) per entrare anche da Dylan’s Candy Bar, un’incredibile negozio di dolcetti in cui troverete qualsiasi tipo di caramella. E quando dico “qualsiasi” non esagero. Volete un leccalecca alla cheesecake di cannella? C’è. Volete delle caramelline così “limonose” da farvi strizzare gli occhi? Ci sono.

A proposito di dolcezze, non dimenticatevi di entrare nello store ufficiale M&M’s. Come dite? Ci siete già stati a Londra? Non è lo stesso. Non insistete, non è lo stesso. E non mi riferisco alla parte del merchandising, che ovviamente si basa molto sulla città che ospita lo store, ma proprio alle M&M’s. Nel negozio di Times Square potrete trovarli alla menta, al burro d’arachidi, alle mandorle, alle noci, all’arancia. È vero eh.

Ma questo l’hai visto? E lì ci sei stato? Eh?

Grand Central Terminal - photo credit: Federica Petruzzi
Grand Central Terminal – photo credit: Federica Petruzzi

 

Al vostro ritorno chiunque vi tempesterà di domande, chiedendovi se siete stati in questo o in quel museo, se avete visto la location di quel film famoso, se siete stati a mangiare in quel locale e via dicendo. A questo punto, allora, concludiamo come abbiamo iniziato. Un’altra bella metalista di quello che secondo me non potete proprio perdervi. Anzi, sapete una cosa? Basta con le liste.

Scopritela voi New York, io vi ho già detto troppo. Camminate, prendete la metro, non fatevi spaventare dalla stanchezza e, se come me deciderete di partire da soli, non fatevi frenare dalla solitudine. Sarà molto più bello quando scoprirete tutto con i vostri sensi.

2 commenti

  1. Complimenti per l’articolo!! Davvero carino!! Anche io sono di Livorno e presto farò il mio viaggio a NY e quello che hai scritto mi ha aumentato ancora di più la voglia di assaporare quel giorno!! Grazie! Ciao!

  2. Grazie Silvia per averci letto, spero davvero che i consigli di Federica ti tornino utili nel tuo viaggio! Quando torni siamo ansiosi di sentire la tua esperienza, quindi contattaci per raccontarci tutto 😉

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