Capitale europea della cultura 2019, inizia il tour della giuria [Case Study]

Se ne parla moltissimo, si discute e, da buoni italiani, si polemizza. Ma in cosa consiste veramente il titolo di Capitale europea della cultura 2019? E quali sono i progetti delle candidate italiane?

La Capitale europea della cultura è una città designata dall’Unione europea, che per il periodo di un anno ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale.

L’obiettivo finale è quello di sfruttare questo periodo per trasformare completamente la base culturale della città e quindi anche la sua visibilità internazionale, in vista di una crescita turistica ed economica.

Ecco spiegato, in un’Italia sempre più in crisi, in cui i comuni tentano di studiare qualsiasi strategia pur di reperire fondi, questo particolare accanimento per il titolo di Capitale europea della Cultura 2019. Non solo una questione di prestigio, insomma.

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Capitale europea della cultura 2019, inizia il tour della giuria [Case Study]

Da Città a Capitale europea della cultura

Concepito come un mezzo per avvicinare i cittadini europei, la Città europea della cultura venne lanciata il 13 giugno 1985 dal Consiglio dei ministri su iniziativa di Melina Mercouri.

Da allora l’iniziativa ha avuto sempre più successo e un crescente impatto culturale e socio-economico. Mentre fino al 2004 gli stati membri selezionavano unanimemente le città più adatte ad ospitare l’evento e la Commissione Europea garantiva un sussidio per le città selezionate ogni anno, dal 2005 le modalità di selezione sono cambiate e le istituzioni europee hanno preso parte alla procedura di selezione.

Capitale europea della cultura 2019, inizia il tour della giuria [Case Study]

Nel 1999, la “Città europea della cultura” è stata ribattezzata “Capitale europea della cultura” ed è ora finanziata attraverso il programma Cultura 2000.

Il Parlamento Europeo e la decisione del Consiglio del 25 maggio 1999 hanno integrato questo evento nel quadro comunitario, introducendo una nuova procedura di selezione per le capitali del periodo 2005-2019.

Per evitare la feroce competizione per il riconoscimento, in pratica, ogni paese membro dell’UE ha l’opportunità di ospitare a turno la Capitale.

Italia e Bulgaria, le candidate a Capitale europea della cultura 2019

Quest’anno è la volta dell’Italia insieme alla Bulgaria e le procedure di selezione hanno risvegliato l’orgoglio campanilistico delle città candidate, che ora si combattono a colpi di progetti e presentazioni delle loro bellezze davanti alla giuria europea, in tour lungo lo stivale.

Sebbene l’Italia abbia già conosciuto la vittoria di Capitali della cultura come Firenze (1986), Bologna (2000) e Genova (2004), sembra che mai come quest’anno la competizione sia sentita.

Capitale europea della cultura 2019, inizia il tour della giuria [Case Study]

Noi di Pinguino abbiamo voluto costruire un percorso alla scoperta delle candidate e dei loro progetti in vista del 2019. Chi sarà la vincitrice tra Cagliari, Lecce, Matera, Perugia-Assisi, Ravenna e Siena?

Si conosce già il nome dell’altra Capitale della cultura europea per il 2019, quella bulgara: sarà Plovdiv a rappresentare la Bulgaria secondo il voto della giuria europea, reso noto lo scorso 5 settembre.

Plovdiv ha battutto la concorrenza delle altre tre città finaliste, tra cui anche la capitale di stato Sofia, oltre a Varna e Veliko Turnovo.

La nuova Capitale italiana sarà annunciata, invece, il prossimo 17 ottobre, ma i giudici hanno già cominciato il loro tour nel Bel Paese per verificare i requisiti e valutare il potenziale culturale delle candidate.

Credits foto: repubblica.it/ Panorama/ cagliari-sardegna2019.eu