Quanti di noi, da bambini, hanno sognato di mettere piede su 67 P/ Churjumov-Gerasimenko?
Dopo otto anni di preparativi, la sonda spaziale Rosetta della Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha tentato oggi, intorno alle 17.00, l’accometaggio.
Rosetta atterra sulla cometa
La sonda spaziale Rosetta ha studiato e fotografato la cometa, costituita prevalentemente da ghiaccio che ruota su se stessa mentre sfreccia nell’universo. Il modulo scelto per l’accometaggio, Philae, è una vera trivella super futuristica, costruita a Milano dalla Selex ES, sotto la guida dalla professoressa Amalia Ercoli Finzi del Politecnico di Milano, ed è in grado di prelevare campioni di materiale dalla sede spaziale.
Obiettivo di questa ricerca a 500 milioni di chilometri dalla Terra, è individuare eventuali “mattoncini” che, piovuti dal cielo assieme alle comete dalle quali sono stati trasportati, potrebbero aver seminato la vita sul nostro pianeta.
La stele di Rosetta nello spazio
Anche il nome non è affatto casuale: l’obiettivo della sonda integrata e assemblata a Torino da Thales Alenia Space e lanciata nel 2004, è recuperare e decifrare importanti informazioni alla base dell’esistenza e del funzionamento del nostro sistema solare e, proprio come la famosa stele di Rosetta, permetterci di decifrarle.
Le comete sono infatti gli oggetti più primitivi del nostro sistema solare, praticamente immutate strutturalmente da 4,6 miliardi di anni.
Una scommessa italiana, certo ma molto europea. Dice Piergiovanni Magnani, responsabile della trivella per Finmeccanica-Selex ES – “È un progetto nato nel 1997, assieme all’idea di una sonda destinata ad una cometa. La grande sfida tecnologica è stata di realizzare, in soli tre anni, un sistema di trivellazione che dovrà operare su un nucleo cometario, a meno 160 gradi centigradi, in ambiente ostile e sconosciuto. La punta della trivella potrà perforare il suolo fino a 25 centimetri di profondità”.
In migliaia, col fiato sospeso, hanno seguito l’evento in diretta streaming dallo spazio, commentando con l’hashtag ufficiale #CometLanding.
Rosetta sarà in grado di inviare le prime foto e i primi dati già due ore dopo il touch down.
Oltre il successo scientifico vorrei far notare che la scienza non ha la miopia della politica. qui qualcuno 15 anni fa ha iniziato un progetto che potrebbe essere stato di certo di non seguire fino alla fine, ma l’ha fatto. Qualcuno ha seguito la missione per 10 anni nello spazio magari sapendo che sarebbe stato in pensione all’atterraggio. ma la scienza è questa, avvio il progetto e qualcuno mi affiancherà se lo abbandono per tutti i motivi possibili e chi è subentrato non poteva fare granchè se c’erano guai. non so se oggi abbiamo la mente per avviare un progetto con poche certezze sul risultato (era molto più facile fallire che riuscire), sulle condizioni al contorno (lo spazio profondo di fatto è ignoto) e su chi ci sarà se avrà successo. questa è la vera Umanità che procede e tra l’altro credo che il progetto costi meno di un giorno di guerra anche marginale. Mauro
Pienamente d’accordo con te Mauro. Quello che sottolineavano ieri dopo l’atterraggio era anche la capacità di unire nazioni diverse data proprio dall’impegno scientifico. Tutti, ma proprio tutti, hanno sottolineato che ce l’hanno fatta perché hanno messo insieme competenze e menti italiane, tedesche, svizzere, insomma europee in generale. L’Europa è più unità nello spazio che sulla Terra forse
Mauro, ma che tipo di carburante utilizza la sonda? E la trivella? Ci illumini? ^_^