Pazzi per gli anni ’90, si sa, lo siamo un po’ tutti. Dai telefilm alla musica la ’90 mania ha effetto trasversale su differenti età, sesso, idee politiche. Certo, perché a destra e a sinistra, chi può dimenticare così facilmente la popputa Pamela Anderson? Dimmi la verità: se avessi potuto te la saresti volentieri regalata per Natale, invece ti sei accontentato di uno di questi… pezzi da 90!
Tecnologia a Natale
Must, simbolo fallico, status symbol. Ecco cos’era, negli anni ’90, l’oggetto del desiderio di qualsiasi teenager. Poco importa se le chiamate costavano duemila lire al minuto, il Motorola Startac preso in prestito da papà serviva solo ad impressionare la fanciulle. Chiamare, dici? Per quello la cabina telefonica andava ancora benissimo!
Natale…. da tavola
Già, i tuoi figli potrebbero non crederci ma prima si giocava così. A tavola, appunto. Niente Ruzzle, niente Candy Crush, un bel niente di niente. Tira il dado, va’. E occhio al teschio!!!
Sogni di Natale da neopatentato
Ok questa era davvero per i super fortunati. Desiderio indiscusso di ogni liceale, l’utilitaria per il giretto con gli amici, su e giù davanti a scuola, era un sogno ancora raggiungibile. Poi, qualche anno dopo è arrivato l’euro, insieme ad una non meglio precisata “bufera” economica. Bollo, costi di manutenzione dell’auto, assicurazione. Costa molto meno navigare. Però solo su internet.
Il regalo di Natale utile
Beh non è che tutti a Natale ricevessero una Y 10, negli anni ’90. La fregatura del regalo utile (quando non riciclato) c’è sempre stata, da che mondo è mondo. E se ti beccavi un nuovo zaino Invicta, ti era andata pure bene! Pensa se scartato il pacco ci trovavi una tuta nuova per l’ora di educazione fisica, con tanto di elastico ai polsini e alle caviglie. Sbiancare in volto per il bianco Natale. Perfettamente a tema.
Negli anni ’90 c’era proprio tutto, anche regali da futuri hipster
Solo una domanda: ma a che serviva un macchina fotografica se ancora non c’era Instagram?
Negli anni ’90 c’era proprio tutto, anche regali da futuri hipster – 2
Magari non c’era la moda delle cuffione enormi, che se ti obbligassero a portarle non lo faresti mai, ma siccome le paghi, e tanto, non se ne può fare a meno. Ecco, se negli anni ’90 non giravi con un cassetta LATO A – Vasco Rossi, LATO B – Queen, forse ti sei reincarnato in un’epoca sbagliata. Riprova, comportati bene e spera di rinascere come pesciolino rosso.
A natale, in orario
Novantità a tutto gas, gli Swatch! Dopo lo “scippo” asiatico sul monopolio del tempo ad opera di Casio ed altri giganti del settore, che sancì il definitivo passaggio dalla computazione del tempo con metodo meccanico a quello digitale, la svizzera esplode in una infinità di colori, modelli e materiali nuovi. E c’è pure la bandierina. Addio cinturini di pelle e precisissimi contatori digitali, a noi l’orologio piaceva di plastica.
La videocassetta degli 883
Dunque, abbiamo citato Vasco e i Queen, ma la qualità dell’offerta musicale degli anni ’90 si arricchiva di un prezioso strumento diventato istituzione e, tutt’ora, indispensabile: il videoclip.
A Natale canti tu.. con Fiorello!
Ok, ora storcerai il naso, dirai che quelle giacche assurde, no! Rosa, gialle, verdi, e il codino poi! Inguardabile! Ma se mi dici che il faccione di Fiorello non è mai entrato in casa tua dalla tv o sotto forma di gadget karaoke facendo cantare a squarciagola la nonna, scusa, ma non ci credo. E buon Natale.