Open data per e con i cittadini

Open data per e con i cittadini

Gli open data sono dati aperti, riutilizzabili e rielaborabili via computer (“machine readable“). Il concetto non si riferisce solo ai dati pubblici (guardate ed esplorate questa mappa, ogni cerchio della quale rappresenta un database aperto legato a un particolare argomento) ma certamente è il settore pubblico uno dei “bacini” più importanti per questo tipo di dati.

[inlinetweet prefix=”” tweeter=”” suffix=”#opendata”]Attraverso gli open data si fa strada un nuovo concetto di trasparenza, che definirei “trasparenza proattiva”[/inlinetweet]. I cittadini, le imprese, il mondo dell’informazione – attraverso per esempio l’emergente figura del data journalist – e di rimando la stessa sorgente dei dati, la pubblica amministrazione, possono trarre benefici e spinte innovative dal loro (ri)utilizzo.

Diverse sono le iniziative che in tutta Italia stanno portando a conoscenza di cittadini e amministratori l’approccio “open data”.

Segnalo qui un ciclo di incontri – DataLab Lazio Tour – che si svolgeranno nelle provincie del Lazio e che avrà come prima tappa, il 9 aprile, la mia città, Formia (LT).

Organizzato dalla Regione Lazio in collaborazione, tra gli altri, con il forum PA questo tour si propone di far

  • conoscere il nuovo portale regionale dati.lazio.it (che sarà a breve online)
  • capire cosa significhi per il proprio territorio avere a disposizione dati aperti da riutilizzare
  • sperimentare come i dati pubblici possono essere riutilizzati per creare conoscenza, trasparenza e sviluppo economico
  • collaborare con la Regione e gli altri attori del territorio per l’apertura e il riutilizzo dei dati pubblici.

Durante l’incontro formiano si presenterà anche l’Accademia Open Data Lazio, il programma di formazione gratuita per amministrazioni ed enti del territorio laziale, sui temi della trasparenza, open data e open government; inoltre sarà possibile partecipare a un laboratorio pratico durante il quale Dante Chiroli (LAit S.p.A.) e Roberto Angeletti (Open Street Map Gaeta) spiegheranno come utilizzare gli open data, coinvolgendo tutti gli interessati.

open data per i cittadini
Created by Adrienne Yancey for opensource.com

 

Si parlerà anche del portale dei dati ambientali del Comune di Formia, di cui abbiamo già parlato nel post dedicato ai progetti smart city della cittadina laziale.

Qui è possibile vedere il programma completo della tappa formiana e qui si può accedere al modulo di iscrizione online.

Le tappe del DataLab Lazio Tour si svolgeranno tra aprile e settembre 2015, la partecipazione è gratuita (previa registrazione).

Ricordo che si può collaborare all’organizzazione dei DataLab nelle varie provincie (io per esempio introdurrò l’argomento open data a Formia, anche nelle vesti di “digital champion”) scrivendo a opendatalazio@regione.lazio.it.

L’hashtag generale del ciclo di incontri è #opendatalazio, per l’appuntamento formiano #opendLT .

Per prepararsi all’incontro o per approfondire l’argomento open data consiglio la lettura del “Libro bianco per il riutilizzo dell’informazione del settore pubblico.”

2 commenti

  1. Salve,

    Ero alla ricerca di un po ‘di informazioni sull’open source questa mattina e mi sono imbattuto nel vostro sito.
    Devo dire che è stato fatto un ottimo lavoro e mi sono soffermato su questo articolo. Davvero significativa la frase “Attraverso gli open
    data si fa strada un nuovo concetto di trasparenza, che definirei
    trasparenza proattiva”.
    A dire il vero, ho appena pubblicato un articolo sul mio sito dal titolo
    “Come nasce un successo open source?” esponendo una mini storia di un
    azienda che tramite l’open source ha raggiunto il successo.

    Sarei curioso di sapere cosa ne pensate.

    http://www.angelopaglialonga.com/crm-open-source-vtiger/

    Cordiali saluti ,

    Angelo Paglialonga.

  2. Ciao Angelo, lieto che il post sia stata una lettura utile.

    Ho letto l’articolo, la sintesi della storia dell’open source è ben fatta; ho dei dubbi sull’esposizione del caso vtiger: credo sia più opportuno fare un riassunto evitando di mettere risposte e controrisposte che probabilmente nessuno leggerà (sai, l’attenzione è risorsa scarsa). Lo storia è istruttiva, condensarla la renderà più fruibile.

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