Top ten delle smart city, ma che senso ha?

Foto di Stefano Corso - https://www.flickr.com/photos/forumpa/10309036136/
Foto di Stefano Corso – https://www.flickr.com/photos/forumpa/10309036136/

 

Di recente è uscita l’ormai “classica” classifica in occasione dello Smart City Exhibition di Bologna, la manifestazione frutto della partnership tra FORUM PA e Bologna Fiere la cui terza edizione si è svolta dal 22 al 24 ottobre.

Il risultato della classifica delle smart city

Milano al primo posto, seguita da Bologna, Firenze, Modena, Padova, Venezia, Ravenna, Reggio Emilia, Trieste e Parma. Roma, invece, risulta dodicesima.

Operando da anni nel settore della mobilità sostenibile, so per esperienza che è fin troppo facile indirizzare la gara e la relativa classifica basandosi sui punti di forza di questa o quella città e non considerando i punti di criticità noti.

Peraltro questa classifica la condivido in gran parte: Milano da parecchio tempo sta evolvendo un car sharing che ha molti utenti (sui 120.000, anche se alcuni dati sembrano discordanti), un ottimo bike sharing con 3.500 biciclette e oltre 30.000 iscritti, ha molta fibra ottica, molti hot spot wifi, molte applicazioni su open data e molti progetti di innovazione.

By Pava (Own work) [CC-BY-SA-3.0-it (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/it/deed.en)], via Wikimedia Commons
By Pava (Own work) [CC-BY-SA-3.0-it (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/it/deed.en)], via Wikimedia Commons

 

Ovviamente Milano, che reputo correttamente la migliore 2014, gode di notevoli sinergie e difficilmente si troveranno altre città con più fibra ottica, dato che solo Roma ha dimensioni comparabili.

Una città interessantissima Milano, moderna e tecnologica, ma solo Roma e forse Napoli possono competere come dimensioni. In altre città, infatti, i 120.000 iscritti sarebbero quasi il totale dei cittadini.

By Regiars (Own work) [CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
By Regiars (Own work) [CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons

Le città più piccole e il Nord Est

Se si esamina la classifica, tra le città di medie dimensioni in un fazzoletto di estensione geografica troviamo Bologna, Firenze e Venezia nell’eccellenza e, tra le più piccole, molte città del Nord Est.

Probabilmente non valutando i numeri assoluti, ma il rapporto numeri assoluti diviso numero di abitanti i risultati potrebbero essere un po’ diversi e in effetti anche il range delle valutazioni:

  • economiche, e qui il nord est è assolutamente avvantaggiato
  • qualità della vita, che è piuttosto difficile da definire
  • ambiente, dove da anni il nord in genere prevale anche perchè comunica bene i suoi successi
  • capitale sociale, anche questo un dato di difficile misurazione
  • mobilità, dove da anni ci sono eccellenze al nord est
  • governance, un punto debole per molti

Credo che i dati siano ampiamente corretti e ragionevoli. Certo che fa veramente piacere vedere Milano crescere dalle retrovie dell’ambiente ai vertici e avere il giusto riconoscimento per la dimensione economica, il capitale sociale, la mobilità. Su governance e qualità della vita credo ci sia molta discrezionalità, ma su tutte le città in pari misura.

E fa veramente piacere vedere Roma nelle posizioni di rilievo, segno di ottimo auspicio.

"EXPO 2015 - Milano - Piazza Castello, Expo Gate" di Stefano Stabile - tramite Wikimedia Commons
“EXPO 2015 – Milano – Piazza Castello, Expo Gate” di Stefano Stabile – tramite Wikimedia Commons

 

Milano in effetti, anche in vista di Expo 2015, sta evolvendo come capitale della mobilità anche grazie alla concorrenza tra svariati car sharing (di cui pure alcuni minori elettrici), del bike sharing, di sistemi di mobilità e sosta pubblici molto evoluti facendo realmente sinergia con la ricerca e l’università.

Un pronostico per il 2016

Spero che nel 2016 (assumo che il 2015, anno di Expo, non possa che vincere Milano) anche Bologna possa tornare in vetta, magari con nuovi progetti a favore dei cittadini e sulla semplificazione.

Anche molte altre città potrebbero essere in grado di competere, ma ancora non sanno comunicare e rendere noti a sufficienza i loro progetti al pubblico e alle giurie dei premi o banalmente non sono capoluoghi.

In futuro sarebbe auspicabile che potessero essere valutate anche le reali sinergie tra città, perché ormai l’asse ad alta velocità per esempio tra Bologna e Firenze le collega in molto meno tempo di uno spostamento interno alla città di Milano o di Roma e apre opportunità finora non colte per creare collaborazioni tra città vicine.

Top-ten delle smart city, ma che senso ha (5)

Pensiamo all’area che disegnerebbero le prime dieci città, che in 200 chilometri di raggio, a esclusione forse di Trieste un po’ più lontana, definirebbero un’area di eccellenza assoluta, che in tanti ci invidierebbero in Europa, salvo rarissime eccezioni.