Viaggi da fare almeno una volta nella vita: l’Isola del Giglio

Giglio porto - Foto di Lorenzo G from London, UK - tramite Wikimedia Commons
Giglio porto – Foto di Lorenzo G from London, UK – tramite Wikimedia Commons

 

Il contatto stretto con la natura e con la specificità del territorio lo si comprende già dal nome, andando a scavare più in profondità in quell’affascinante “Giglio”. Non il fiore, né la dominazione fiorentina ma un antico rapporto con la romanità. L’Isola del Giglio deve infatti il suo nome alla latinizzazione del vocabolo greco capra ovvero Aegilium. Ecco perché è anche nota come Isola delle Capre.

Mare e terra, la vera essenza dell’Isola del Giglio

Veduta aerea dell'Isola del Giglio - Foto di Sky Eckstrom, tramite WikiCommons
Veduta aerea dell’Isola del Giglio – Foto di Sky Eckstrom, tramite Wiki Commons

 

Raggiungere l’isola è piuttosto semplice in traghetto. Il consiglio migliore è quello di utilizzare www.traghetti-giglio.it per confrontare i prezzi delle diverse compagnie o scegliere l’orario di partenza più comodo e quindi partire alla scoperta di un altro gioiello dell’arcipelago toscano.

Un vero paradiso per gli appassionati di trekking e se decidete di partire con scarponi e bussola, potrete godervi il meglio dei sentieri nella zona di Giglio Campese. Con percorsi adatti a diversi tipi di esperienza e capacità, l’Isola del Giglio offre una serie di possibilità infinite per gli sportivi: dalle immersioni, al trekking e alla pesca sportiva.

[inlinetweet prefix=”” tweeter=”” suffix=””]In estate l’isola è un’esplosione di colori e fiori straordinariamente scenografici[/inlinetweet]: la malva, la lavanda, la borragine, il cisto bianco ed il cisto rosa, il mirto colorano sentieri e percorsi fino alle spiagge cristalline della costa. Le tinte variegate della flora mediterranea rimarranno impresse nella tua mente per tutto l’anno, e ti spingeranno a voler replicare questa vacanza di relax, magari per riscoprire l’isola anche in un altro periodo dell’anno.

La storia romana e i borghi medievali, il fascino dell’isola

Giglio Castello - Foto di Simonetta Viterbi - CC BY 2.0 tramite Wikimedia Commons
Giglio Castello – Foto di Simonetta Viterbi – CC BY 2.0 tramite Wikimedia Commons

 

Ma il Giglio nasconde anche una storia affascinante e così, a Giglio Porto, nei pressi della piccola Cala del Saraceno o Cala delle Murene, potrai scoprire i resti di una vasca utilizzata per la pescicoltura (cetaria), annessa a una villa romana del I-II° sec. d.C. della famiglia Domini Enobarbi. Qui gli scavi misero in luce diversi ambienti con volte a botte, muri in opus reticulatum, stucchi di vari colori e mosaici a tessere bianche e nere.

Ricco di storia è anche il borgo medioevale di Giglio Castello, che con le sue mura, le incisioni e gli stemmi segnati dal tempo, culmina nella piazza della Rocca: qui, sulla porta di accesso accanto alla guardiola si legge ancora il nome di Ferdinando II, Dux Etruriae, che nel 1623 ne fece eseguire il restauro.

Ben visibile resta anche uno stemma della famiglia Medici, che ricorda che anche questo angolo di paradiso ha fatto parte della più gloriosa storia toscana.

Mangiar bene è vacanza

Giglio Campese - Foto di Poul Krogsgård, tramite Wiki Commons
Giglio Campese – Foto di Poul Krogsgård, tramite Wiki Commons

 

Siamo in Toscana, dicevamo, quindi impossibile perdere un altro dei grandi valori di questa regione, in una visita al Giglio: [inlinetweet prefix=”” tweeter=”” suffix=””]l’enogastronomia, semplice ma pregiata al tempo stesso[/inlinetweet].

Tra i piatti da ordinare, in uno dei ristoranti dell’isola c’è senza dubbio la tipica Palamita alla gigliese: uno dei pesci poveri del Tirreno viene qui valorizzato e insaporito con cipolla, sedano, aglio, aceto, limone, arancia, alloro e rosmarino.

E per chiudere la cena, da assaggiare anche il Panficato, probabilmente tra i più noti piatti tipici dell’Isola del Giglio: un dolce preparato con marmellata, noci, fichi, frutta, scorze di arancia e una manciata di farina, o di pane. Lo potrai trovare sia sottoforma di biscotti che di torta. In ogni caso, sarà un ottimo fine pasto o una gustosa e nutriente colazione.

Hai l’acquolina in bocca? Provare per credere, il Giglio ha ancora [inlinetweet prefix=”” tweeter=”” suffix=””]il sapore genuino di una vacanza capace di unire relax e natura[/inlinetweet], per rendere davvero indimenticabili le tue ferie estive.

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