Video mapping, realtà aumentata applicata ai beni monumentali

Video mapping, realtà aumentata applicata ai beni monumentali

Lo scorso 8 Novembre presso la libreria Ubik di Taranto si è svolto un convegno dal titolo “Realtà aumentata in spazi pubblici“, organizzato e moderato dal Dott. Francesco Paolo De Pasquale dell’associazione Deploylab, dedita alla diffusione di cultura digitale e  tecnologia open source. Relatori erano Giovanni D’Aloia di Kinovan srl,  in qualità di esperto di transmedia storytelling,  e la società Glowarp di Bari con Donato Maniello e Luigi Console, in qualità di esperti di 3d Mapping e realtà aumentata.

Giovanni D’aloia di Kinovan parla di transmedia storytelling

Giovanni D’Aloia ha illustrato brevemente alcune slide del suo progetto transmediale, Kinovan. Si tratta di una regia mobile in grado di trasmettere contenuti multimediali in tempo reale sul posto visitato.

L’intervento si è poi focalizzato sul transmedia storytelling, ovvero su cosa significa e come si fa a raccontare storie su piattaforme mediatiche differenti. Per restare in tema con il convegno, ha illustrato un video realizzato dagli studenti dello IED di Roma su Spiderman che lotta con la sua storica nemesi Green Goblin, il tutto realizzato in video mapping sulla facciata di un palazzo monumentale di Roma in collaborazione con la Marvel per il lancio del film.

 

 

Glowarp e il video mapping

L’intervento di Glowarp era il core della conferenza. Articolato in quattro fasi, il duo che compone la società barese, ha presentato i lavori di 3d mapping eseguiti in Italia e in Europa.  Donato Maniello e Luigi Console hanno presentato il libro e illustrato i workshop che si tengono a Bari, aperti agli studenti (e non) di design, arte visuale e illustrazione, del GlowFestival di Ostuni, festival del video mapping.

Glowarp è uno studio di comunicazione multimediale fondato in Puglia nel 2010 e specializzato nelle Nuove Tecnologie per l’Arte (NTA) e nella loro diffusione. Si tratta di un  Centro Indipendente di Produzione Culturale, secondo la mappatura del circuito GAI (Giovani Artisti Italiani – www.giovaniartisti.it). I loro campi di applicazione sono: video mapping indoor/outdoor, videoarte, audio/video performance, interattività, installazioni, scenografie virtuali per compagnie stabili di teatro.

Donato Maniello /  Founder

Architetto e Dottore di Ricerca in “Materiali e Design per l’Architettura”, indirizza la sua ricerca nel campo della valorizzazione dei beni culturali attraverso i new media arts. Nel 2010 fonda lo studio Glowarp. Attualmente è Docente di “Applicazioni digitali per l’Arte” presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e presso l’Accademia Paradigm 404 di Portici (Na) oltre che libero Docente per i workshop relativi alle NTA.

Luigi Console / Co-Founder

Graphic designer, con un Master in “Visual Design”, indirizza la sua ricerca nella connessione tra tecniche di comunicazione visiva analogiche e digitali. Nel 2012 entra a far parte dello studio Glowarp. Attualmente è docente presso l’Accademia Paradigm 404 di Portici (Na) e libero Docente per i workshop relativi alle NTA.

 

Lo Showreel di Glowarp

 

 

I lavori di Glowarp in Italia e all’estero

La dissertazione sul 3d mapping è passata all’atto pratico con la visione di alcuni importanti lavori di Glowarp eseguiti in Italia e all’estero. In particolare i due relatori hanno illustrato la difficoltà del video mapping indoor in una chiesa olandese a Nijmegen, presso il locale Oddstream Festival, che li ha visti operare in team con due organisti di fama nazionale, Jetty Podt e Berry van Berkum, alle prese con i due organi della locale Chiesa.

Sostanzialmente l’architetto Donato Maniello ha puntualizzato due concetti base:

 

  • L’intervento della realtà aumentata nello specifico del video mapping  non accresce il valore intrinseco del bene monumentale, che ha una sua storia, un suo passato un suo valore ben riconoscibile, ma deve servire ad aumentare la coscienza/conoscenza dello stesso nello spettatore che fruisce in quel momento della performance, attraverso uno storytelling transmediale che sia il più possibile in sintonia col bene monumentale stesso.
  • Le performance con il  3d mapping diventeranno probabilmente i “fuochi di artificio” del XXI secolo nell’immaginario collettivo e saranno sempre più apprezzati in ogni parte del mondo.

il 3d mapping ovvero la realtà aumentata applicata ai beni monumentali (2)

Il libro: Realtà aumentata in spazi pubblici

Il duo artistico sperimentale, ha condensato l’esperienza di quasi cinque anni di attività nel campo del video mapping e della formazione in un libro di recente uscita, che nel 2015 sarà tradotto in più lingue vista la richiesta internazionale di nozioni relative a questa tecnica, nei loro workshop, aperti a studenti e appassionati della materia italiani ed esteri (richieste sono pervenute fin dal Giappone). Ribadisco non a caso il termine tecnica perché il libro, Realtà aumentanta in spazi pubblici – Tecniche base del video mapping, tende a conferire gli strumenti di base per poter effettuare da sé i primi rudimentali esperimenti di video mapping su oggetti complessi. Ma la sensibilità artistica, quella è presente nel background formativo di chiunque si approcci ai beni monumentali e non può essere insegnata in un libro soltanto.

il 3d mapping ovvero la realtà aumentata applicata ai beni monumentali (3)

 

I workshop a Bari

Donato Maniello ha illustrato una giornata-tipo di un workshop formativo di video mapping, partendo dalla configurazione di una composizione di cubi di cartone, per simulare la complessità architettonica di un bene monumentale e il successivo matching di immagini 2d, che attraverso la tecnica del meshing devono simulare composizioni 3d secondo i principi dell’anamorfirsmo, ossia un “effetto di illusione ottica per cui una immagine viene proiettata sul piano in modo distorto, rendendo il soggetto originale riconoscibile solamente guardando l’immagine da una posizione precisa” (Fonte: Treccani.it).

L’esempio per capire il fenomeno ottico è il celeberrimo quadro degli Ambasciatori del 1533 di Hans Holbein il Giovane, che solo da una certa visuale permette di mettere a fuoco il teschio sottostante.

Il GlowFestival di Ostuni

Luigi Console ha poi illustrato il Glowfestival  di Ostuni, sua terra d’origine peraltro. Qui da due anni si svolge in due location del centro storico il Festival del 3d mapping a cui partecipano collettivi di tutta Europa, con adesioni di volontari che provengono perfino dalla Russia e dall’Irlanda come è successo quest’anno. Nelle loro intenzioni c’è quella di estendere il Festival a tutto il centro storico con ben tre location da utilizzare per il video mapping e  installazioni artistiche sparse per tutto il centro storico della “città bianca”. Nella primavera del 2015, precisamente nelle giornate del 4, 5 e 6 di Aprile si terrà la terza edizione.