Progetto Civitas MIMOSA, l’Europa si impegna nella mobilità

Progetto Civitas MIMOSA, l'Europa si impegna nella mobilità_8

In tanti forse non hanno mai nemmeno sentito parlare del progetto Civitas MIMOSA, una collaborazione innovativa tra le città di Bologna, Funchal (Portogallo), Danzica (Polonia), Tallinn (Estonia), e Utrecht (Paesi Bassi) per “fare innovazione in mobilità e azioni sostenibili”. E l’acronimo MIMOSA, arriva in effetti proprio da questa definizione: “Making Innovation in MObility and Sustainable Actions”.

Progetto Civitas MIMOSA, l'Europa si impegna nella mobilità (2)

Le cinque città del progetto europeo hanno unito le forze per “imparare a muoversi meglio, per vivere in città migliori”, esplorando collettivamente nuovi approcci al trasporto sostenibile e trovando nuove soluzioni. Attraverso l’attuazione e la valutazione delle diverse attività, le città hanno lavorato con i loro cittadini verso un nuovo e innovativo concetto di mobilità urbana.

Le città di MIMOSA sono piuttosto diverse per caratteristiche sia geografiche che climatiche e culturali, essendo situate dal Baltico fino all’Atlantico. Sono state tuttavia legate da una attenzione particolare per i problemi del trasporto urbano e per una visione comune sulle possibili soluzioni. Le priorità delle città del progetto MIMOSA sono state “migliorare la qualità della vita e stimolare stili di vita più sani, migliorare le condizioni ambientali, ridurre la congestione, aumentare l’efficienza energetica e la sicurezza”. Tutto questo senza compromettere, ma migliorando idealmente la mobilità dei cittadini.

Foto: www.civitas.eu
Immagine da www.civitas.eu

 

I whitepaper del progetto sono un utilissimo strumento di studio e di analisi sul problema della mobilità sostenibile, e sono stati pubblicati anche in inglese sul sito del progetto.

Li ripropongo perché sono un valido stato dell’arte per chi in città diverse si volesse cimentare in progetti analoghi.

Purtroppo spesso nei progetti europei si fanno tante attività e si producono relazioni e progetti che servono realmente ai paesi partecipanti, che prendono cioè parte attiva al progetto e agli eventi correlati, avendo modo di vedere e parlare con i responsabili di progetto e di toccare con mano (non sempre in quanto spesso i progetti sono “cartacei” o solo digitali) le realizzazioni, valutandone dal vivo potenzialità e criticità, ma che non vedono poi una diffusione adeguata all’esterno di questo gruppo ristretto.

By Vitold Muratov (Own work) [CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
By Vitold Muratov (Own work) [CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons

 

Per anni ho preso parte a progetti europei e purtroppo ho sempre visto incrementare la burocrazia e ridurre gli incontri operativi, anche ovviamente per i costi crescenti di trasferta e per le sempre migliori opportunità di incontri virtuali.

Spesso però si perde il contatto reale con i cittadini, che invece vivono il progetto, e con le amministrazioni, che lo gestiscono, e questa è una reale perdita di valore.

Per esempio il car sharing è nato a Bologna come best practice della città di Brema nel 2000 e solo grazie alla loro esperienza è partito, in dimensioni molto piccole (nove auto e cento clienti), ma con il supporto dei colleghi tedeschi si sono raggiunti in breve i mille clienti.

"2006 fietsenstalling Delft". Con licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 tramite Wikimedia Commons
“2006 fietsenstalling Delft” – licenza Creative Commons – Attribution-Share Alike 3.0 tramite Wikimedia Commons

 

Essendosi purtroppo ridotti gli spazi per simili esperienze ed avendo avuto decine di contatti con imprenditori e amministratori interessati alla mobilità nell’ottica del progetto, ho scritto i whitepaper (tradotti in inglese da professionisti) anche per chi intende avviare progetti e riutilizzare le esperienze condivise nel progetto.

Credo possa essere interessante conoscere il progetto  gestione flottecar sharing soprattutto nella direzione richiesta dallo spirito dei progetti europei, ossia la massima condivisione delle esperienze.

I whitepaper comprendono anche la gestione flotte, molto vicina al car sharing, ma non contemplano il car pooling, che non era oggetto neanche marginale del progetto.

Nel progetto Civitas MIMOSA era stato presentato anche un progetto operativo più specifico sulla prenotazione dei parcheggi, che riporto solo per completezza.

 

 

Chi fosse interessato ad approfondire questi aspetti del progetto Civitas MIMOSA, può contattare la redazione per chiarimenti, che sarò lieto di fornire personalmente.