Stop agli ecoincentivi per le auto elettriche

Stop agli ecoincentivi sull'auto elettrica
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Brutta notizia sugli ecoincentivi. Da una lettura attenta, infatti, sembra che la Legge di Stabilità abbia cancellato gli incentivi previsti per l’acquisto di veicoli a Basse Emissioni Complessive (BEC), introdotti nel 2012 con il DL83/2012, poi convertito con modificazioni dalla Legge 134/2012.

Gli ecoincentivi cesseranno per auto elettriche, ibride, auto a GPL e a metano.

Auto elettrica in Italia, un flop?

Congiuntamente alla crisi economica, che scoraggia in questo momento investimenti rilevanti, si correrà il rischio che le vetture elettriche siano (almeno in linea teorica, nelle menti dei consumatori) associate a un generale insuccesso, allo stesso modo delle auto ad aria, a idrogeno e ad acqua.

Anche le case costruttrici rischiano però. Per giungere ai consumi medi richiesti per il futuro (oltre i 20/25 km litro) dovranno impegnarsi con innovazioni tecnologiche importanti.

Si andrà verso auto con rapporti più lunghi, di piccola cilindrata, magari turbo, più piccole e leggere. E si spera che gli obiettivi possano essere raggiunti.

Stop agli ecoincentivi sull'auto elettrica
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Il mio parere è che gli ecoincentivi non potevano da soli spingere le vendite, ma che il beneficio era indirizzato soprattutto a chi era indeciso tra metano e gpl, che per fortuna restano incentivati da qualche regione.

E si finirà presto per penalizzare l’unica tecnologia realmente sul campo, pur non ottimale: l’ibrido con batterie.

Fine degli ecoincentivi anche a causa di troppo sogni e progetti irrealizzabili

Purtroppo paghiamo dei miti che sono nel mondo dei progetti o dei sogni:

  1. sistemi di ricarica velocissimi e magari wireless delle auto elettriche, che sono al massimo sperimentali. Credo non esista alcun apparato che realisticamente si ricarichi a induzione, ovvero senza contatto (mi vengono in mente vecchi computer subacquei e forse alcuni pacemaker) e pure a bassa potenza. Non è più semplice mettere filo e colonnina che cercare un accoppiamento che richiede potenze importanti sotto l’asfalto? Forse però era bello dire che, dopo aver “appoggiato” l’auto, si andava via senza fare nulla.
  2. Auto ad aria, di cui abbiamo parlato in passato.
  3. Auto ad idrogeno gassoso, perfette. Solo il gas va refrigerato molto al di sotto dello zero. L’idrogeno è uno dei massimi reagenti e se tenuto a temperature criogeniche, fuoriuscendo uccide, come se scoppiasse.
  4. Auto a celle di idrogeno: tanti prototipi, ma in pratica?
  5. Auto che sfruttino il moto per ricaricarsi (con pannelli sotto l’asfalto), qui le leggi della termodinamica sono violate palesemente.
  6. Auto che iniettino idrogeno in camera di combustione (torniamo sulla pericolosità dell’idrogeno), ottenuto scindendo l’acqua, ma violando le leggi termodinamiche.

Purtroppo, o per fortuna, nessuno può violare le leggi della termodinamica e (forse peggio) quelle del mercato economico.

Gli incentivi davvero utili

Forse nessuno ha il coraggio di dare quegli incentivi per gli elettrici che potrebbero essere vincenti:

  1. abbattere al 2% l’IVA e tutte le altre tasse
  2. abbattere bollo e assicurazione
  3. dare accesso ai centri storici senza formalità
  4. garantire una rete minima e compatibile di ricarica elettrica

Lasciando nelle tasche dei cittadinio magari 1500 euro all’anno su bollo e assicurazione il 20% all’acquisto, forse allora sì che davvero si ragionerebbe.