AMALO: ecco la gelateria che ha riportato la produzione di gelato alla sua versione originaria con un metodo totalmente innovativo

Con AMALO abbiamo riportato la produzione del gelato alla sua versione originaria, applicando un metodo totalmente innovativo, per garantire il sapore del gelato somministrato durante la produzione secondo l’antica tradizione

Sono queste le parole di David Poggesi, l’imprenditore che ha dato vita ad AMALO e che ci racconta il suo progetto.

AMALO Gelato e Passione non è solo il nome con cui viene identificato il brand, ma è qualcosa di più, è una filosofia di trasformazione del gelato artigianale di altissima qualità utilizzando solo frutta di stagione ed ingredienti di prima scelta attraverso il sistema originario unito ad una forte innovazione della produzione “a vista”.”

Dalla mantecazione orizzontale al “ritorno alle origini”, abbracciando una tecnica differente e innovativa

amalo gelateria

“Dagli anni ‘70, infatti, le gelaterie italiane hanno modificato il modo di produrre il gelato e si è passati dalla mantecazione verticale a quella orizzontale, dove il gelato assorbe aria e si “gonfia” perdendo gran parte del suo sapore originario che viene spesso compensato con l’utilizzo di additivi, oltre ad un notevole risparmio nel costo del prodotto. La mantecazione rappresenta il momento più importante nella produzione del gelato, ovvero quando da liquido diventa solido.

Noi abbiamo fatto una scelta particolare e, attraverso un metodo altamente innovativo, abbiamo riportato la mantecazione alle sue origini, scegliendo di mantecare il gelato in verticale, non inserendo aria all’interno e mantenendo così un sapore molto più autentico, genuino e di una qualità superiore.”

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I primi passi di AMALO

gelato tradizionale amalo

“Questa nuova esperienza è cominciata nel 2010, quando dopo aver lasciato la mia precedente esperienza imprenditoriale americana nel campo dell’import export di prodotti tessili di alta qualità made in Italy – racconta David – abbiamo aperto la nostra prima gelateria tradizionale.

Per due anni, tra il 2010 e il 2011, abbiamo studiato tutte le criticità presenti in una gelateria tradizionale e in seguito abbiamo realizzato un progetto per innovare il modo di fare gelato.

Dopo esserci accorti che il gelato appena mantencato ancora dentro la macchina era di una gustosità assai superiore, avevamo la necessità di trovare il modo per condividere la scoperta con la nostra clientela. Pochi mesi dopo, nel 2011, ad una fiera di settore, abbiamo trovato proprio ciò che faceva al caso nostro: un mantecatore verticale di piccole dimensioni. In questo modo si poteva eliminare il laboratorio e spostare la trasformazione all’interno della gelateria, somministrando al cliente il gelato appena mantecato e condividendo il gusto ricco dei sapori e dei profumi delle prelibatezze fatte al momento.

Da lì ci siamo messi al lavoro incessantemente per dare vita ad un punto vendita con un brand e un layout architettonico fortemente riconoscibile, all’interno del quale inserire un metodo di gelateria artigianale di alta qualità che fosse facilmente replicabile in Italia e all’estero.
Abbiamo quindi realizzato ex novo tutte le ricette dei nostri gelati sulla base della macchina con cui lo produciamo e sulla base di una metodologia di produzione che è disponibile solo nelle gelaterie AMALO.”

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Obiettivi per il futuro

gelaterie tradizionali amalo

“Gli obiettivi per il futuro sono essenzialmente due – conclude David – Il primo è riuscire a concentrare l’attenzione sull’individuazione progressiva di una serie di distributori presenti nei vari mercati, che siano in grado di trasmettere quella sensibilità che differenzia il gelato italiano veramente artigianale dall’ice cream (gelato industriale).

Il secondo è quello di affiliare alla filosofia di AMALO gelaterie italiane esistenti, implementando al massimo quanto fatto in passato.”