Sapevi che in Italia esiste un Osservatorio per la creatività urbana? Si chiama Inward e quest’anno Ceres ha deciso di sostenere le attività di questa organizzazione che svolge ricerca e sviluppo nell’ambito di street art, urban design, graffiti e muralismo.
Inward opera con un proprio modello di valorizzazione nei settori Pubblico, Privato, No profit ed Internazionale, cui corrispondono le unità operative Governi, Università, Artisti, Aziende, ACU, Sociale, Europa e Mondo che alimentano il lavoro delle sue piattaforme permanenti: Italian Graffiti, Inopinatum, Streetness, DoTheWriting!, CUNTO, Urban Creativity Alliance e Creatività Urbana.
Sempre attenta al contesto urbano, agli eroi di tutti i giorni e alle tendenze più cool del momento, Ceres ha incaricato rilevanti firme della street art italiana della realizzazione di due opere: una nel quartiere San Salvario di Torino e, una seconda, nella periferia napoletana di Ponticelli.
A Torino con Blu Cerebrale
Si chiama Blu Cerebrale l’opera piemontese che Ceres ha affidato alla creatività di Corn79. Un’enorme murata nel quartiere San Salvario, snodo fondamentale del multietnico centro torinese. I colori del writer definiscono in modo nuovo le strutture urbane, grazie ai suoi caratteristici cerchi.
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Napoli si colora con Rosk e Loste
Il Parco Merola di Ponticelli, estrema periferia orientale di Napoli, è protagonista come nuovo centro nevralgico della street art campana e qui l’opera di Ceres si fonde con la partecipazione e con le visioni degli abitanti del quartiere e del Parco.
Un campetto in cemento è animato qui dal muro dei siciliani Rosk e Loste: due scugnizzi che si contendono un pallone. Il calcio e la vita di strada con la sua verità, specie in una città complessa e viva come Napoli, raccontano una storia con tutti i suoi colori e le sue ombre.
Street art e mecenatismo del nuovo millennio
Ancora una volta, con questa operazione, Ceres dimostra che in Italia è possibile una nuova forma di “mecenatismo”, attento alle realtà quotidiane e alla street art innanzitutto.
Un modo di unire l’animo del brand, da sempre “in strada” con chi beve la sua birra e una realtà quotidiana ricca e colorata, mai edulcorata.
Come per la sfilata del gay pride, come per il supporto agli operai intenti a realizzare a tempo di record le strutture dell’EXPO, al centro c’è di nuovo il colore, portato in strada stavolta in tutta la sua essenza, la stessa di Ceres: essenzialmente on the road.
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