Fallire un colloquio di lavoro? Niente di più facile!
Ok, direte voi. Arrivarci, almeno, al colloquio di lavoro.
Ma ammettiamo che la prova sia arrivata, e che stiate sudando freddo all’idea di fronteggiare il mitologico essere responsabile delle risorse umane. Metà uomo e metà investigatore privato, ce la metterà tutta a tirar fuori incertezze e tentennamenti.

Ecco, nonostante i tantissimi consigli e un curriculum perfettamente aggiornato è possibile toppare di brutto in un colloquio di lavoro. A vostra disposizione cinque modi infallibili.
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La domanda repentina “Ma quanto mi pagate?”
Senza dubbio, il momento peggiore per parlare di denaro è quando si stanno valutando le vostre competenze. Vi farà apparire avidi e solleticherà il sospetto che, per due lire, sarete disposti ad abbandonare la nave.

Fallire un colloquio di lavoro: non presentarsi “a modo”
Sembra una banalità ma non lo è affatto. Ordinati, puliti, immacolati, con il colletto della camicia o la giacca del tailleur ben stirati. Una buona cura della propria persona è sempre valutata positivamente, sia in quanto valida rappresentazione dell’azienda, sia per l’ovvia associazione a pulizia e ordine nel vostro lavoro.

Parlar male del lavoro precedente o di altre aziende
Stop. Questo è proprio da cartellino rosso. Anche se è evidente che il comportamento di una azienda non sia degno di particolare ammirazione, che ne abbiate fatto parte o meno, non è il caso di parlarne in modo poco appropriato. I commenti spregiativi daranno un generale tono negativo al vostro colloquio, facendovi perdere molti punti.
Parlare troppo di se stessi
Nonostante il selezionatore sia sicuramente interessato a conoscere le vostre soft skills e la vostra personalità, è bene non esagerare. Non è necessario che conosca la vostra situazione familiare, è invece probabile che abbia condotto alcune ricerche sui social network (sicuramente Facebook e Twitter) per inquadrarvi in anticipo e impostare il colloquio.

Fallire un colloquio di lavoro a causa del nervosismo incontrollabile
Siete nervosi, è normale. Tonnellate di curricula, recall, inserzioni e finalmente siete seduti alla scrivania del selezionatore, sperando di convincerlo ad assumervi nell’azienda dei vostri sogni,
Ecco, far tremolare freneticamente la gamba scuotendo sedia e scrivania, asciugarsi compulsivamente il sudore o mordicchiarsi le labbra non aiutano, per nulla. Il selezionatore sarà portato a distrarsi e valutare il vostro comportamento invece delle capacità. In fondo, a nessuno piace mettere gli altri a disagio.