Frasi latine che utilizziamo: cosa vogliono dire e quando si usano

Frasi latine che usiamo in italiano: significato e spiegazione.

Che vuol dire ad maiora semper

“Ad maiora semper” è una locuzione latina che significa “verso ciò che è maggiore, sempre”. La frase è spesso utilizzata come un augurio di buon auspicio, per esprimere il desiderio che le cose vadano sempre meglio e che si raggiungano traguardi sempre più elevati.

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Che vuol dire mors tua vita mea

“Mors tua, vita mea” è una locuzione latina che significa “la tua morte, la mia vita”. La frase è spesso utilizzata come un’espressione di minaccia o di sfida, per indicare che l’altra persona sarà distrutta o perderà la vita se non accetterà le condizioni o le richieste della persona che la pronuncia.

È importante sottolineare che questa espressione rappresenta un atteggiamento violento e negativo e non dovrebbe essere utilizzata per risolvere conflitti o problemi.

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Che vuol dire in labore fructus

“In labore fructus” è una locuzione latina che significa “nello sforzo, il frutto”. La frase sottolinea l’importanza del lavoro e dello sforzo nella vita e indica che il successo e i risultati positivi sono il frutto di un impegno costante e determinato.

La locuzione viene spesso utilizzata per incoraggiare le persone a non arrendersi di fronte alle difficoltà e a perseverare nei propri obiettivi, poiché il duro lavoro e la determinazione sono fondamentali per ottenere risultati soddisfacenti.

Frasi latine: che vuol dire per aspera ad astra

“Per aspera ad astra” è una locuzione latina che significa “attraverso le difficoltà alle stelle”. La frase sottolinea l’importanza di affrontare le sfide e le difficoltà con determinazione e coraggio, poiché questo ci permette di raggiungere traguardi ambiziosi e di superare le nostre stesse aspettative.

La locuzione viene spesso utilizzata come incoraggiamento per le persone che devono affrontare ostacoli o difficoltà nella vita, per ricordare loro che il duro lavoro e la perseveranza possono portare a grandi risultati e successi.

Che vuol dire de gustibus non est disputandum

“De gustibus non est disputandum” è una locuzione latina che significa “sul gusto non c’è da discutere”. La frase viene utilizzata per sottolineare che il gusto personale è soggettivo e che non c’è una verità assoluta in materia di ciò che piace o non piace a ciascuno.

In altre parole, la locuzione viene utilizzata per dire che non c’è modo di fare una valutazione oggettiva sui gusti di una persona e che non ha senso discutere o cercare di convincere qualcuno a condividere i nostri gusti. Inoltre, la frase viene spesso utilizzata per sottolineare l’importanza del rispetto per le opinioni e i gusti degli altri.

Che vuol dire Errare humanum est, perseverare autem diabolicum

“Errare humanum est, perseverare autem diabolicum” è una locuzione latina che significa “sbagliare è umano, perseverare invece è diabolico”. La frase viene utilizzata per sottolineare l’importanza di imparare dai propri errori e di evitare di ripeterli, poiché perseverare nell’errore può essere dannoso o addirittura distruttivo.

In altre parole, la locuzione viene utilizzata per ricordare che tutti commettiamo errori nella vita, ma che è importante imparare dai nostri sbagli e cercare di fare meglio in futuro, anziché continuare a commettere gli stessi errori e incorrere in conseguenze negative.

Che vuol dire Excusatio non petita, accusatio manifesta

“Excusatio non petita, accusatio manifesta” è una locuzione latina che significa “una scusa non richiesta è un’accusa evidente”. La frase viene utilizzata per sottolineare che quando qualcuno si difende o cerca di giustificare il proprio comportamento senza che sia stato messo in dubbio, ciò può essere interpretato come un segno di colpevolezza o di un tentativo di nascondere qualcosa.

In altre parole, la locuzione viene utilizzata per ricordare che quando non siamo accusati di qualcosa, non c’è bisogno di difendersi o di giustificare il nostro comportamento, poiché questo può farci sembrare colpevoli o sospetti agli occhi degli altri.

Frasi latine: che vuol dire Lupus in fabula

“Lupus in fabula” è una locuzione latina che significa “il lupo nella favola”. La frase viene utilizzata per fare riferimento a una persona che sta cercando di ingannare o truffare gli altri, come il lupo della favola che cerca di ingannare le pecore.

In altre parole, la locuzione viene utilizzata per sottolineare il comportamento astuto e ingannevole di qualcuno che cerca di ottenere qualcosa in modo disonesto o di nascondere la propria vera intenzione.

Che vuol dire Mutatis mutandis

“Mutatis mutandis” è una locuzione latina che significa “modificando ciò che deve essere modificato”. La frase viene utilizzata per fare riferimento a situazioni simili o parallele che presentano alcune differenze o variazioni, ma che possono essere comunque confrontate o paragonate tra loro.

In altre parole, la locuzione viene utilizzata per indicare che, tenendo conto delle differenze o delle variazioni esistenti, due situazioni possono essere comunque confrontate o paragonate tra loro. Ad esempio, “mutatis mutandis, il processo di sviluppo di un progetto è simile a quello di un’impresa” significa che, tenendo conto delle differenze esistenti tra un progetto e un’impresa, il processo di sviluppo di entrambi può essere comunque confrontato o paragonato tra loro.

Che vuol dire Omnia munda mundis

“Omnia munda mundis” è una locuzione latina che significa “tutto è puro per chi è puro”. La frase viene utilizzata per sottolineare che le persone che hanno una mente e un cuore puro sono in grado di vedere il mondo in modo positivo e di apprezzare le cose belle e pure che esso offre.

In altre parole, la locuzione viene utilizzata per indicare che la purezza e la bontà interne di una persona sono in grado di influire sulla sua percezione del mondo esterno e di renderla in grado di vedere le cose in modo positivo e di apprezzarle.

Frasi latine: che vuol dire Ora et labora

Tra le frasi latine, “Ora et labora” è una locuzione latina che significa “prega e lavora”. La frase viene utilizzata per sottolineare l’importanza di combinare la preghiera o la meditazione spirituale con il lavoro e l’impegno quotidiano, poiché questo può aiutare le persone a raggiungere un equilibrio tra il corpo, la mente e lo spirito.

La locuzione viene spesso associata ai monasteri e alle comunità religiose, dove il lavoro manuale e il lavoro spirituale sono considerati parte integrante della vita comune e sono visti come modi per servire Dio e gli altri. Tuttavia, la frase può essere utilizzata anche in senso più ampio per sottolineare l’importanza di trovare un equilibrio tra le attività materiali e quelle spirituali nella vita di ogni persona.

Che vuol dire Panem et circenses

“Panem et circenses” è una locuzione latina che significa “pane e giochi”. La frase viene utilizzata per fare riferimento alla pratica, tipica dell’antica Roma, di distribuire gratuitamente pane e organizzare spettacoli pubblici per intrattenere e placare il popolo e distrarlo dai problemi e dalle tensioni sociali.

In senso più ampio, la locuzione viene utilizzata per sottolineare la tendenza di alcuni regimi o governi a utilizzare beni di consumo o divertimenti per distrarre e placare la popolazione e impedirle di preoccuparsi dei problemi reali o di criticare il governo. La frase viene spesso utilizzata in modo negativo, per denunciare l’utilizzo di queste pratiche da parte di governi o regimi autoritari o per criticare l’eccessiva dipendenza della società moderna dai beni di consumo e dai divertimenti.

Che vuol dire Qui pro quo

“Qui pro quo” è una locuzione latina che significa “questo per quello”. La frase viene utilizzata per fare riferimento a uno scambio o a un baratto in cui ciascuna parte riceve qualcosa in cambio di qualcos’altro.

In senso più ampio, la locuzione viene utilizzata per sottolineare che ogni azione o scambio comporta una contropartita o una conseguenza. Ad esempio, si può dire “ho fatto questo per te, quindi mi aspetto che tu faccia quello per me” per indicare che ci si aspetta uno scambio equo o una reciprocità nell’azione o nello scambio.

La locuzione viene spesso utilizzata anche in riferimento a scambi o azioni sospetti o illeciti, come ad esempio quando qualcuno offre un favore o un regalo in cambio di qualcos’altro, in modo da ottenere un vantaggio o una protezione.

Che vuol dire Quo vadis?

“Quo vadis?” è una locuzione latina che significa “dove vai?”. La frase viene utilizzata per chiedere a qualcuno dove sta andando o qual è la sua destinazione o il suo obiettivo.

In senso più ampio, la locuzione viene utilizzata per fare riferimento alla direzione o al percorso che una persona o una cosa sta seguendo o che si prevede che seguirà. Ad esempio, si può dire “quo vadis, in termini di carriera?” per chiedere a qualcuno quali sono i suoi obiettivi professionali o qual è la sua strada per il futuro.

La locuzione “quo vadis?” è anche il titolo di un romanzo storico di Henryk Sienkiewicz, che racconta la storia di un cristiano che, durante le persecuzioni romane, incontra Gesù sulla via per Roma e gli chiede “quo vadis?”.

Frasi latine: che vuol dire Rebus sic stantibus

Tra le frasi latine, “Rebus sic stantibus” è una locuzione latina che significa “con le cose così come stanno”. La frase viene utilizzata per fare riferimento alle condizioni o alle circostanze esistenti in un determinato momento e per sottolineare che queste condizioni o circostanze devono essere considerate nell’analisi o nella valutazione di una situazione o di un problema.

In altre parole, la locuzione viene utilizzata per indicare che le circostanze o le condizioni esistenti devono essere tenute in considerazione quando si prendono decisioni o si valutano le conseguenze di un’azione o di un evento. Ad esempio, si può dire “rebus sic stantibus, non possiamo prendere questa decisione” per indicare che, considerando le circostanze o le condizioni esistenti, non è possibile prendere una determinata decisione.

Frasi latine: che vuol dire Repetita iuvant

“Repetita iuvant” è una locuzione latina che significa “le ripetizioni sono d’aiuto”. La frase viene utilizzata per sottolineare l’importanza della ripetizione e della pratica nell’apprendimento o nell’acquisizione di nuove abilità o conoscenze.

In altre parole, la locuzione viene utilizzata per ricordare che ripetere o praticare qualcosa spesso può aiutare a imparare meglio e a consolidare le conoscenze acquisite. Ad esempio, si può dire “per imparare una lingua straniera, è importante ripetere spesso le parole e le frasi” per sottolineare l’importanza della ripetizione nell’apprendimento di una nuova lingua.

Che vuol dire Risus abundat in ore stultorum

“Risus abundat in ore stultorum” è una locuzione latina che significa “il riso abbonda in bocca degli stolti”. La frase viene utilizzata per sottolineare che le persone stupide o ignoranti tendono a ridere facilmente e spesso, spesso senza capire il motivo o il significato di ciò che stanno ridendo.

In altre parole, la locuzione viene utilizzata per indicare che le persone stupide o ignoranti tendono a non prendere le cose seriamente o a non comprenderle appieno, e quindi a ridere facilmente di cose che potrebbero essere importanti o significative per gli altri. La frase viene spesso utilizzata in modo dispregiativo per descrivere il comportamento di persone stupide o ignoranti.

Che vuol dire Semel in anno licet insanire

“Semel in anno licet insanire” è una locuzione latina che significa “una volta all’anno è lecito impazzire”. La frase viene utilizzata per sottolineare l’importanza di prendersi una pausa o di lasciarsi andare di tanto in tanto, in modo da rilassarsi e divertirsi.

In altre parole, la locuzione viene utilizzata per ricordare che è importante avere un equilibrio nella vita e che è salutare prendersi del tempo per se stessi e divertirsi ogni tanto, anche se questo significa uscire dalla propria routine o dal proprio comfort zone. La frase viene spesso utilizzata per incoraggiare le persone a prendersi una pausa dalle responsabilità o dalle preoccupazioni quotidiane e a godersi la vita ogni tanto.

Che vuol dire Si vis pacem para bellum

“Si vis pacem para bellum” è una locuzione latina che significa “se vuoi la pace, preparati alla guerra”. La frase viene utilizzata per sottolineare l’importanza di essere preparati e di avere le risorse necessarie per difendere se stessi e la propria pace in caso di minaccia o di conflitto.

In altre parole, la locuzione viene utilizzata per ricordare che la pace non è qualcosa di scontato o di garantito e che è importante essere pronti a difenderla in caso di necessità. La frase viene spesso utilizzata in riferimento alla politica internazionale e alla difesa militare, ma può essere utilizzata anche in senso più ampio per sottolineare l’importanza di essere preparati e di avere le risorse necessarie per difendere se stessi e le proprie cose in ogni situazione.

Che vuol dire Sic transit gloria mundi

“Sic transit gloria mundi” è una locuzione latina che significa “così passa la gloria del mondo”. La frase viene utilizzata per sottolineare l’effimero e il transitorio della fama, del potere e della ricchezza, e per ricordare che tutto ciò che è terreno e materiale è destinato a passare e a scomparire.

In altre parole, la locuzione viene utilizzata per ricordare che la gloria e il successo temporali sono effimeri e che non devono essere considerati come fine ultimo o come fonte di soddisfazione duratura. La frase viene spesso utilizzata per incoraggiare le persone a concentrarsi su cose più durature e sostanziali, come l’amore, l’amicizia e l’impegno sociale o spirituale.

Che vuol dire Tu quoque, Brute, fili mii?

“Tu quoque, Brute, fili mii?” è una locuzione latina che significa “tu anche, Bruto, figlio mio?”. La frase viene utilizzata per fare riferimento alla storia di Giulio Cesare, il celebre dittatore romano, che, secondo la leggenda, pronunciò queste parole prima di morire, quando vide che il suo amico e confidente Bruto era uno dei suoi assassinì.

In senso più ampio, la locuzione viene utilizzata per fare riferimento a situazioni in cui qualcuno viene tradito o ingannato da una persona che riteneva amica o fidata. La frase viene spesso utilizzata per esprimere sorpresa o delusione di fronte a una situazione di questo tipo.

Che vuol dire Ubi maior minor cessat

“Ubi maior minor cessat” è una locuzione latina che significa “dove il maggiore prevale, il minore cessa”. La frase viene utilizzata per sottolineare che, in una situazione di conflitto o di contrasto, la parte più forte o più influente prevale sulla parte più debole o meno influente.

In altre parole, la locuzione viene utilizzata per indicare che, in caso di contrasto o di conflitto, la parte più forte o più influente ha il potere di determinare l’esito della situazione e di imporre la propria volontà sulla parte più debole o meno influente. La frase viene spesso utilizzata per fare riferimento a situazioni in cui una parte più debole o meno influente è costretta a cedere o a rinunciare a qualcosa a causa della forza o dell’influenza della parte più forte o più influente.

Frasi latine: che vuol dire Verba volant, scripta manent

Tra le frasi latine, “Verba volant, scripta manent” è una locuzione latina che significa “le parole volano, le cose scritte rimangono”. La frase viene utilizzata per sottolineare l’importanza della scrittura e delle testimonianze scritte come mezzo per trasmettere e conservare le conoscenze e le informazioni.

In altre parole, la locuzione viene utilizzata per ricordare che le parole dette possono essere dimenticate facilmente o distorte, mentre le cose scritte rimangono come testimonianze o prove di ciò che è stato detto o fatto. La frase viene spesso utilizzata per sottolineare l’importanza di registrare e documentare le informazioni o le decisioni importanti, in modo da poterle consultare o consultare in futuro.

Che vuol dire Vox populi, vox Dei

“Vox populi, vox Dei” è una locuzione latina che significa “la voce del popolo è la voce di Dio”. La frase viene utilizzata per sottolineare l’importanza dell’opinione o della volontà del popolo o della maggioranza, e per ricordare che essa dovrebbe essere rispettata e tenuta in considerazione.

In altre parole, la locuzione viene utilizzata per indicare che l’opinione o la volontà del popolo rappresenta una sorta di guida o di indicazione di ciò che è giusto o saggio. La frase viene spesso utilizzata per fare riferimento alla democrazia o al sistema politico in cui il popolo ha il potere di decidere o di influire sulla politica o sulla gestione dello Stato.