Il girasole, luce e benessere nelle proprietà di un’unica pianta

Il girasole, fiore dall’inconfondibile e luminoso colore giallo, il girasole ha da sempre ispirato artisti di tutti i tempi. Da Van Gogh a Montale, fino a Giorgia per arrivare alle nostre tavole col suo olio e i suoi semi salutari.

Portami il girasole ch’io lo trapianti

Portami il girasole ch’io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l’ansietà del suo volto giallino.

Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.

Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.

Il girasole, luce e benessere nelle proprietà di un'unica pianta
Il girasole, luce e benessere nelle proprietà di un’unica pianta

In questa lirica del 1923, che fa parte della prima raccolta Ossi di seppia, Eugenio Montale esprime tutta la sua tensione poetica a metà tra pessimismo e voglia di rinascita. Il terreno bruciato altro non è che la sua anima ferita e affranta, che avverte la solitudine del suo essere dinanzi ad una realtà invalicabile ma che al tempo stesso ha voglia di rinascere e fondersi con la natura viva ed armoniosa.

Il girasole, dalle magiche foglie gialle, appare quasi come un viso che tende il suo sguardo verso l’infinito e l’azzurro del cielo e quindi verso la speranza. Alla fine questo splendido fiore diventa simbolo di un’esperienza mistica in grado di rischiarare e portare l’armonia.

Dissolvenza e smaterializzazione sono le sensazioni che si percepiscono nell’ultima quartina, dove l’unica cosa possibile è impazzire di fronte ad un’esplosione di pace e di luce.

Girasole: melodie di luce di una grande artista della musica italiana

Giorgia Todrani, meglio conosciuta come Giorgia (26 aprile 1971), è una cantante, cantautrice e produttrice discografica italiana. Con una carriera sempre in ascesa dal 1995, la cantante romana è considerata da molti una delle artiste più talentuose per estensione e armonia vocale ma anche per i suoi numerosi successi discografici, nonché per le sue collaborazioni internazionali.

Una voce talmente versatile e dotata di grande tecnica, che le consente di spaziare dal soul al jazz e al pop con estrema facilità, tanto da risultare perfetta sempre e comunque.

In un brano del 1999 il protagonista è appunto il girasole, in cui la stessa cantante si identifica assumendone le caratteristiche tipiche: proprio come il fiore la cantante e la sua voce seguono il loro amato…

E come un girasole giro intorno a te
che sei il mio sole anche di notte…

E come un girasole io ti seguirò e mille volte ancora m’innamorerò.

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I Girasoli, protagonisti indiscussi delle tele di Van Gogh

Il girasole, luce e benessere nelle proprietà di un'unica pianta

Vincent Van Gogh (1853-1890), pittore olandese, è l’esempio perfetto di artista maledetto, che condusse la sua breve vita tormentato da angosce ed ansie esistenziali, al punto di arrivare a suicidarsi.

La sua attività pittorica è stata breve ma produttiva. I suoi quadri più famosi furono realizzati in appena quattro o cinque anni. Egli, tuttavia, in vita non ebbe alcun riconoscimento o apprezzamento. Solo dopo la sua morte, iniziò la sua rivalutazione, fino a diventare uno degli artisti più conosciuti e apprezzati di tutti i tempi.

Tra le sue opere più famose vi sono le serie che hanno per soggetto i Girasoli realizzate tra il 1888 e il 1889; sono due, quella di Parigi e la serie di Arles, per un totale di 12 quadri. Tuttavia oggi la collezione si trova divisa in diverse parti del mondo. Ma qual è il filo conduttore di questa serie così rinomata?

I quadri mostrano le varie fasi della vita della pianta, che vanno dalla nascita del bocciolo fino all’appassimento, ovvero la morte.

Dal rapporto epistolare tra lui e l’amico E. Bernard, contrariamente alla sua vita tormentata, Van Gogh si dimostra alquanto ottimista e ciò si evince soprattutto dai colori che vengono utilizzati nell’opera, che trasmettono entusiasmo, allegria e solarità; il giallo è senza ombra di dubbio predominante, tanto da diventare quasi una piacevole ossessione.

Le tele, realizzate con la tecnica olio su tela, hanno una pennellata piuttosto carica e densa e vi è un sovrapporsi di colori che sottolineano ancor di più i giochi di luce ed ombra, dati appunto dalle tonalità di colore, ma anche attraverso lo spessore dell’olio steso sulla tela.

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Benessere e leggerezza a tavola: l’olio e i semi di girasole

Il girasole, luce e benessere nelle proprietà di un'unica pianta

Il termine semi di girasole si riferisce ai frutti dell’omonima pianta (Helianthus annus della famiglia Composite o Asteracee). In realtà, si tratta di acheni, cioè frutti secchi indeiscenti che hanno un unico seme (che non liberano a maturazione, perciò indeiscenti) attaccato in un solo punto ad un pericarpo più o meno indurito (crostaceo nel caso dei semi di girasole).

Ciò che normalmente chiamiamo fiore di girasole è in realtà un’infiorescenza, formata da un insieme di fiori uniti secondo uno schema ben definito: gialli all’esterno e nero-grigi all’interno. Ogni infiorescenza, o più esattamente capolino, può contenere persino più di 1000 frutti, disposti in spirali iperboliche e concentriche; il pericarpo, cioè l’involucro esterno, duro e anche indigeribile, racchiude in sé una mandorla definita impropriamente seme.

Alcune varietà di semi di girasole e in particolar modo l’olio che se ne ricava, hanno un alto contenuto di proteine e trovano largo utilizzo nell’alimentazione, andando a impreziosire, anche dal punto di vista nutrizionale, diversi prodotti da forno, come cupcake, plumcake, ciambelle, e così via.

Questo alimento risulta perfetto per fare il pieno di energia e, in particolar modo di tocoferolo, vitamina dall’enorme effetto antiossidante, oggi molto ricercata per la capacità di rallentare l’invecchiamento e proteggere l’organismo da alcune malattie degenerative.

Il girasole, luce e benessere nelle proprietà di un'unica pianta

Dai semi di girasole si estrae un olio grasso, ricco di acidi grassi insaturi, che lo rende adatto per resistenza alla degradazione termica e ossidativa: ecco perché lo si preferisce di gran lunga nelle fritture. Infine è notevolmente aumentato anche l’impiego industriale dell’olio di girasole, soprattutto per lo sviluppo di combustibili e lubrificanti biodegradabili.