Per la gente di città, assediata dallo smog e dall’inquinamento e con ritmi serrati che non lasciano tregua, può essere davvero utile e benefico dedicare una o più giornate all’attività del trekking.
In inglese, il verbo “to trek” vuol dire “camminare lentamente”, oppure “affrontare un lungo viaggio”. Ed è proprio questa l’essenza del trekking, liberarsi della frenesia della vita quotidiana.
Con questo articolo iniziamo un percorso a puntate che analizzerà tutti (o quasi) gli aspetti di questa splendida attività sportiva, con una particolare attenzione agli accorgimenti da prendere per non correre pericoli.
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Perché fare trekking?
Questa attività sportiva, in realtà, può essere praticata ovunque, anche se lo scenario migliore rimane senza dubbio la montagna.
È una attività che coinvolge persone di tutte le età ed è importante non dimenticare che richiede un certo impegno fisico e quindi va affrontata con consapevolezza.
L’impegno varia da sentiero a sentiero, per questo l’autovalutazione delle proprie capacità rimane il mezzo migliore per effettuare la scelta finale. Con tutti i dovuti accorgimenti, l’attività del trekking porta benefici all’organismo nella sua interezza.
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I benefici
A incominciare dall’apparato locomotore e neuromuscolare, il trekking favorisce il trofismo osseo e muscolare, cioè uno “stato generale di nutrizione e quindi delle dimensioni di un organismo o di una sua parte, più in generale, dell’apporto di energia” (Fonte: Treccani.it).
L’apparato respiratorio, in generale, trae beneficio da qualsiasi attività fisica. Avviene un processo di ipertrofizzazione dei polmoni, con conseguente aumento della capacità toracica e della capacità vitale, favorendo una migliore ossigenazione dei tessuti. Ovviamente, l’aria pulita, ambienti salubri e sani favoriscono maggiormente questi processi.
Con il trekking, si aiuta il trofismo del cuore e dei vasi sanguigni, e quindi dell’apparato cardiocircolatorio. Anche se, all’inizio, il cuore in realtà si affatica aumentando la frequenza dei battiti, con l’allenamento aumenterà di volume garantendo una resa ottimale con minor sforzo.
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Il trekking favorisce l’interazione sociale
I benefici del trekking non finiscono qui. In particolare, si ricavano ineguagliabili vantaggi per l’equilibrio psichico e questa attività favorisce indubbiamente l’iterazione sociale. Camminare in ambienti salubri, lontani dal caos quotidiano, aiuta a eliminare lo stress e le tensioni accumulate, contribuendo ad un piacevole rilassamento e riportando la dimensione del tempo a quella più giusta e naturale.
L’anno scorso percorrevo il sentiero che da Forca di Presta (Parco Nazionale dei Monti Sibillini) portava al Monte Vettore. È un sentiero molto frequentato, non molto difficile. Ricordo ancora con piacere l’incontro con una trekkista che scendeva dalla cima e con la quale mi ritrovai a parlare dei vari sentieri esplorati in passato. Io le parlai dell’Inca Trail che percorsi in Perù e lei mi raccontò del Cammino di Santiago, dandomi utilissimi consigli su come farlo e come prepararmi.
L’incontro con altri trekkisti, con i quali condividere la fatica e le proprie emozioni, crea una sorta di legame empatico. Insomma, fa riscoprire il valore dei rapporti umani.
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