Migranti
Pavel Il piccolo Pavel guardava la skyline della città dal finestrone romanico. La pioggia non gli era mai piaciuta: da quando la situazione del clima era improvvisamente precipitata bisognava indossare quelle stupide tute, pesanti e scomode, anche per andare a scuola. Se solo i nostri nonni avessero preso seriamente in considerazione i danni dell’inquinamento – pensò ad alta voce, sospirando e aggrottando le ciglia – non saremmo ridotti così male. Così profondo e così giovane, il volto di Pavel, preoccupato …