Influencer marketing su LinkedIn: la strategia vincente della reginetta dei bikini

Ha un aspetto ingessato, molto formale. È ancora popolato da utenti che come foto profilo insistono con la scansione di una fototessera, stile carta d’identità o abbonamento ai mezzi pubblici… Se paragonato ad altri social, Facebook su tutti, vanta un coinvolgimento diverso, sia in termini di qualità che di quantità. Eppure anche LinkedIn, se sfruttato con intelligenza – rispettando sì la sua impostazione professionale, ma mettendoci un tocco della propria originalità – può rivelarsi uno strumento sorprendentemente valido per fare influencer marketing.

Influencer Marketing Bikini
Foto da i.ytimg.com

Prendiamo come esempio la vicenda di Candice Galek, la bellissima modella statunitense che ha scelto proprio LinkedIn per lanciare Bikini Luxe, la sua compagnia di costumi da bagno. Come ha fatto? Ha postato la foto di un’avvenente collega, che ovviamente indossava uno dei suoi bikini, e ha scritto: “È un contenuto appropriato per LinkedIn?”.

Il riscontro al suo post – uno dei più cliccati e commentati – è stato immediato in termini di engagement. Non tanto per le curve in bella mostra, quanto per il dibattito che è riuscito a creare all’interno della community del social e dei suoi influencer. In poco tempo la sua compagnia è diventata conosciutissima e lei, la bella Candice, reginetta dei bikini, è divenuta top influencer sul social dei colletti bianchi. Oggi i suoi post hanno lo stesso seguito di quelli di Bill Gates, tanto per intenderci. Raggiungono anche 50 mila visualizzazioni, mentre su Instagram – che per definizione parrebbe di gran lunga più adatto a questo business e alla sua promozione – la Galek vanta ‘solo’ 12 mila follower…

Certo, la bellezza ha aiutato: 29 anni, occhi blu, un sorriso da amore a prima vista e fisico da top model. Già, la Galek non è proprio la classica casalinga di Voghera. Eppure la vicenda insegna – a chiunque voglia lanciarsi nel business dell’influencer marketing, che si tratti di aziende o di smart influencer – che con un tocca di fantasia e di originalità è possibile farsi largo in qualsiasi contesto e su qualsiasi piattaforma. Avreste mai pensato, voi, di lanciare una linea di bikini su un sito di networking professionale? Candice l’ha fatto e in poco tempo è riuscita a creare una fedele community di follower, ha trovato clienti e investitori. Manco a dirlo, le vendite dei suoi capi sono aumentate vertiginosamente. Secondo Forbes è stata un genio della promozione.

Quali spunti possono prendere da esempio gli smart influencer che, attraverso piattaforme di influencer marketing come Voicr concepite per questo scopo, condividono contenuti di aziende sul proprio blog o attraverso i social networks? Eccone tre.

  • Stimolare il dibattito, anche la polemica, ma con equilibrio. Chi provoca solo per rendere un contenuto virale sbaglia: può ottenere un riscontro immediato in termini di visibilità, ma la luce di questi riflettori si ripercuoterà presto negativamente. Serve avere bene in mente il limite tra provocazione e cattivo gusto, tra eleganza e indisponenza. capire quando si può osare e quando no.
  • Interagire con eleganza con gli haters e con tutti i commenti negativi – o persino offensivi – senza farsi guidare dall’impulsività del momento. Il famoso post di Candice, dopo un acceso dibattito tra entusiasti e detrattori, era stato rimosso dall’algoritmo di LinkedIn: lei ha interagito con calma con gli amministratori del network e la foto è tornata al suo posto.
  • Cavalcare l’onda significa approfittare della notorietà per trovare altri spunti di crescita e di dibattito, per associare al prodotto o al marchio sponsorizzato un’aura positiva, per entrare in contatto con altri influencer del settore, potenziali partner, clienti e… follower, ovviamente.