Migliaia di bambini ogni giorno nel Sud del Mondo muoiono per mancanza di cibo, esigua assistenza sanitaria o mancanza di acqua. Anche quando riescono a sopravvivere ai primi anni
di vita spesso non li aspetta un futuro roseo, perché sono destinati ad essere sfruttati per il lavoro o peggio ancora per la guerra o i matrimoni precoci.
Se nei Paesi più sviluppati si tende ancora a sottovalutare questo problema o a considerarlo come una realtà molto lontana, tanto da non riuscire a dare il giusto valore a ciò che accade continuamente, anche le diverse Convenzioni e Carte dei Diritti Umani non bastano da sole a tutelare il futuro di queste migliaia di bambini, sempre più
Per responsabilizzarci e aprire gli occhi attraverso l’informazione, ActionAid ha redatto un nuovo dossier con i dati sulla situazione di sopravvivenza di questi bambini: quali sono i diritti che nelle azioni di vita quotidiana non sono garantiti? Quali sono i problemi di sicurezza che incontrano nella loro quotidianità.
Il dossier di ActionAid sui “Bambini nel sud del mondo” racconta, attraverso dati e immagini, di quei diritti negati ai bambini da una situazione di sottosviluppo e di come, nonostante le condizioni attuali, sia possibile nel proprio piccolo aiutarli attraverso l’adozione a distanza.
Tre parole per parlare dei diritti dei bambini nei paesi più poveri
Si può provare a descrivere le condizioni di vita dei bambini poveri partendo da tre diritti: cibo, istruzione e salute.
- Fame: nel mondo più di 800 milioni di persone soffrono la fame e i più colpiti sono proprio i bambini. Secondo le stime nel mondo i bambini sottopeso sono circa 100 milioni e per loro deficit di sviluppo è una realtà. La cosa spaventosa è che l’80% dei bambini che ne soffre vive in appena 20 Paesi e tutti nel Sud del mondo (dati: Wfp, Who).
- Istruzione: povertà e istruzione sono fortemente legate. A farne le spese, come sempre, sono i bambini. L’analfabetismo nel mondo è un problema che riguarda 750 milioni di adulti e 264 milioni di bambini e giovani. Un problema che comincia quando le scuole sono troppo lontane, sono troppo care, non hanno insegnanti qualificati (dati: Unesco).
- Salute: HIV, malaria, tubercolosi sono le malattie con cui i Paesi poveri devono fare i conti. E senza avere a disposizione le strutture, le competenze e le tecnologie presenti nei Paesi occidentali. Questo vuol dire che contrarre una di queste malattie nei Paesi poveri è quasi scontato. Malattie come l’AIDS si contraggono fin da bambini, direttamente dai genitori. E il tasso di mortalità infantile è ancora troppo alto.
Cosa si può fare?
Possiamo fare tanto per risolvere il problema della fame nel mondo, garantire l’istruzione primaria universale, assicurare i basilari livelli d’igiene e sanità a questi bambini e la risposta è molto semplice: si chiama adozione a distanza. Un contributo tangibile per cambiare la vita dei bambini poveri nel mondo e delle comunità in cui vivono.
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