Il regime alimentare corretto, dal crudismo al veganesimo

Quanto è importante seguire un regime alimentare corretto? Si mangia troppo, troppo poco o in maniera sregolata.

Un po’ tutti hanno delle cattive abitudini alimentari, c’è chi salta la colazione (importantissima per il nostro organismo), chi si costringe a limitarsi ad un pasto al giorno, altri si auto infliggono delle vere e proprie diete punitive.

Niente di più sbagliato! Ne risente tutto l’organismo: l’umore peggiora, i capelli perdono lucentezza, la pelle elasticità, perfino i muscoli perdono massa.

Non parliamo poi delle problematiche più serie derivanti da veri e proprio disturbi dell’alimentazione. Bisogna sempre affidarsi ad un professionista prima di fare qualsiasi tipo di scelta, ma è importante sottolineare che nessuno ha la bacchetta magica: volersi bene ed ascoltare il nostro corpo è la prima regola per una alimentazione bilanciata. Perciò spazio a frutta e verdura e sopratutto ad una buona dose di sana attività fisica.

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Il regime alimentare corretto

Alcuni scelgono un regime alimentare basato su specifici alimenti.

Essere vegetariani, vegani o (addirittura) melariani, spesso da moda si trasforma in uno stile di vita. La scarsa informazione su questi temi comporta il rischio di seri problemi di salute.

Innegabile l’aspetto etico che implica questo tipo scelta: vere e proprie mattanze evitate ogni giorno, in nome del rispetto profondo per il mondo animale, il cui posto è negli ambienti protetti più che sugli scaffali, a pezzi, delle macellerie.

Alla ricerca del regime alimentare corretto: i crudisti

Valutare i pro e i contro, sempre. Se scegli di alimentarti esclusivamente di vegetali, probabilmente causerai alcuni deficit al tuo organismo.

Possono essere sopperiti, certo, ma significa delegare il nutrimento ad un integratore invece che all’alimentazione.

Ripeto, è una scelta, non è il regime alimentare corretto.

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Le diete crudiste rappresentano di certo un ritorno al sapore più naturale degli ingredienti. Affidarsi ad un professionista è la scelta adatta e imprescindibile quando si tratta di nutrirsi di alimenti non cotti, organoletticamente più potenti ma rischiosi dal punto di vista della profilassi e della capacità di assimilazione del nostro organismo.

Io amo il crudismo e me ne servo volentieri: sulla nostra bella terra abbiamo tutti gli elementi necessari a soddisfare ogni nostro bisogno e superarlo per gusto, vista e olfatto. Però lo abbino sempre, lo incrocio e lo fondo con la cucina a cottura tradizionale: come nel resto delle cose, anche in cucina l’estremismo funziona poco. Certo è d’impatto, far circolare la voce che mangiare crudo allunghi la vita, ma è anche corretto?

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Il regime alimentare scorretto: la produzione industriale

Pochi hanno consapevolezza delle insidie che si nascondono nella personalizzazione della dieta senza il controllo di uno specialista. Ma pure per gli altri, un po’ di attenzione non guasta: gli scaffali dei supermercato sono, ahimè, pieni di veleni, zuccheri e grassi idrogenati. Niente panico e allarmismo, ma è bene conoscere i prodotti da evitare. Poi è chiaro, se decidi di mangiare solo mele, puoi anche decidere di nutrirti di zuccheri, la scelta è sempre tua ma le conseguenze sono inevitabili.

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Lo zucchero bianco è il primo imputato dell’insorgere di tutta una serie di malattie correlate: obesità, diabete, ipertensione e altre. Il bianco candore che tuffiamo nel caffè caldo la mattina è il risultato dell’ottimo lavoro di squadra di calce, zolfo e derivati animali oltre ai coloranti alimentari. Ti sembra un regime alimentare corretto?

Per questo è importante leggere le etichette: parliamo sempre più spesso di consumatori consapevoli, che sono in grado di scegliere. Bene, possibile che non ci si informi su quello con cui ci si nutre? Forse non sai che raffinare la farina (la famosa zero zero è la più raffinata) comporta la perdita della maggior parte dei suoi contenuti nutritivi.

Si può approfondire l’argomento il Professor Franco Berrino, ex direttore del Dipartimento di Medicina Predittiva e per la Prevenzione dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e consulente della Direzione scientifica. Egli sottolinea come la farina raffinata provochi un aumento della glicemia e un conseguente incremento dell’insulina, fenomeno che nel tempo porta ad un maggior accumulo di grassi depositati e ad un indebolimento generale dell’organismo, rendendolo maggiormente esposto nei confronti delle malattie, tumori inclusi.

Alternativa? Integrale, ma non sempre!

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Nutrirsi bene, la guerra all’olio di palma

L’olio di palma si nasconde un po’ dappertutto, lo si trova anche sotto la dicitura”olio vegetale”. Bisognerebbe tutelare di più il consumatore da questo punto di vista, perché spesso non sa cosa introduce nel suo corpo.

L’olio di palma è ritenuto dannoso per la salute per via del suo elevato contenuto di grassi saturi, che raggiungono anche il 50% nel caso dell’olio di palma derivato dai frutti e addirittura l‘80% nell’olio di palmisto, derivato dai semi. Ad un’alimentazione eccessivamente ricca di grassi saturi, si lega un maggiore rischio di contrarre malattie cardiovascolari.

Per evitare l’olio di palma sarebbe necessario controllare con attenzione le liste degli ingredienti, evitare snack, merendine, piatti pronti e creme spalmabili industriali per passare all’autoproduzione casalinga degli stessi, utilizzando oli più equilibrati, come l’olio extravergine d’oliva o oli vegetali biologici spremuti a freddo.

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I rischi per la salute relativi ai grassi idrogenati sono legati alla loro capacità di aumentare i livelli del colesterolo LDL e di diminuire quelli del colesterolo HDL, considerato “buono”. Un’alimentazione che prevede un consumo disattento di grassi idrogenati può rendere i vasi sanguigni meno flessibili ed influire negativamente sulla pressione del sangue. I grassi idrogenati sono ottenuti tramite un processo di lavorazione degli oli insaturi, che mira ad ottenere grassi di consistenza differente, a seconda degli impieghi industriali, dunque per questioni puramente di massimizzazione economica dei profitti.

Il regime alimentare corretto è ancora possibile

Oggi è ancora possibile mangiare sano. Abbiamo il mare, il sole e la nostra terra è meravigliosa e ricca di tutto quello che ci occorre. Bisogna amarla, come lei ama noi.
Il discorso è lungo e complesso ma ci tengo a dimostrare che l’amore per la terra e per noi stessi è in grado di risolvere tutti i problemi di alimentazione: le inefficienze di natura logistica, le esposizioni prolungate ai monossidi e ai gas di scarico durante i lunghi trasporti, l’effetto serra che queste emissioni aggravano sono solo alcune delle tante motivazioni che dovrebbero spingerci ad un approccio più umano con quello che mangiamo e che diventa parte del nostro organismo.

Mangiare biologico significa mangiare seguendo la logica della vita.