Questo articolo è stato scritto da Cetty Rasulo, durante una recente visita a Pianello Val Tidone.
Ogni angolo della nostra penisola conserva tesori naturalistici e storico-artistici. E la provincia di Piacenza non fa eccezione: meravigliose testimonianze di epoca medioevale sono a disposizione di quanti vogliano approfondire la conoscenza di questo territorio. La grandezza e la potenza dei signori feudali è evidente nella miriade di castelli ben conservati, presenti nell’area dell’antico ducato di Parma e Piacenza.
Anche il più piccolo dei comuni ha talvolta più di un castello e la sua cattedrale. È il caso di Pianello Val Tidone, un comune di circa 2000 abitanti, estrema provincia a ovest di Piacenza, che proprio nel centro storico ha una maestosa Rocca, che ospita il municipio.
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Pianello Val Tidone tra storia e leggenda
Questo comune possiede anche la Rocca d’Olgisio, una fortezza posta su un costolone roccioso a circa 500 metri di altezza. Il castello sembra che inizialmente, nel V secolo, appartenesse al nobile Giovannato che aveva due figlie, Liberata e Faustina. La tradizione vuole che le fanciulle, rifiutando il matrimonio imposto dal padre, fuggissero a Como. Divenute monache benedettine, fondarono un monastero e alla loro morte furono santificare.
Le prime documentazioni scritte su Pianello Val Tidone risalgono all’anno 1037, allorquando il castello fu venduto ai monaci di San Savino che lo mantennero per circa due secoli. Successivamente passò di mano in mano finché Galeazzo Visconti lo donò al capitano di ventura Jacopo Dal Verme. In seguito venne ereditato dai suoi discendenti. Durante la seconda guerra mondiale fu rifugio dei partigiani.

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Cosa vedere a Pianello Val Tidone
Attualmente la Rocca è di proprietà della famiglia Bengalli. Circondata da tre cinte murarie, presenta sull’arco di ingresso della terza cinta la scritta Arx impavida ( fortezza impavida). Vi sono inoltre alloggi, una torre campanaria e il mastio con saloni affrescati.
Bellissima è anche la chiesa di San Maurizio, preceduta da un ampio sagrato, cui si accede da una scalinata in pietra. Costruita nel 1240, presenta una facciata barocca, realizzata con mattoni a vista, che segue un andamento curvilineo, con parti concave e convesse alternate, ed è coronata da pinnacoli a vaso, in pietra. All’interno, la chiesa presenta tre navate, separate da arcate a tutto sesto su pilastri quadrati, cui si addossano lesene doriche.