Primi Veloci, il blog di ricette per freelance condito con SEO e storytelling

Primi Veloci? Un’ottima risorsa per chi vive freneticamente il mondo del web (e non solo)

Hai redatto il post della giornata, impostato la campagna online; un paio di Skype call e risposto a una infinita lista di email. Ancora un paio di convulse maratone di battitura sui tasti (sono già le 13.37) e poi, finalmente, l’attesa pausa pranzo. Ma attesa di cosa? Un panino in salumeria? Un tramezzino al distributore automatico? Oddio, roba da far passare velocemente la fame. Finché non t’imbatti in Primi Veloci e scopri che sopravvivere nutrendosi solo di internet non è possibile, ma che un buon progetto può dare una mano sul serio, quando la pausa pranzo è brevissima e non vuoi imbottirti di cibo pre-confezionato o di dubbia provenienza. In fondo il mondo della rete è scambio e condivisione, giusto?

Per questo ho intervistato Giovanni Amato, co-founder di Primi Veloci insieme a Marialuisa Sanfilippo.

Primi Veloci

Ciao Giovanni! Pronto a parlare di Primi Veloci ai lettori di Pinguino Mag? 

Intanto, grazie mille per l’intervista. Poter parlare del nostro progetto ci riempie di orgoglio e ci rende felici. Non puoi vedere i nostri sguardi in questo momento, ma fidati, sono illuminati dalla luce, tipica di chi crede nelle proprie idee, intende concretizzarle e portarle avanti. Ma (forse) ho già scritto più del dovuto. Meglio concentrarsi sulle domande di Pinguino Mag, per conoscerci meglio 😉

Come nasce Primi Veloci? Quali sono gli ingredienti?

Un pomeriggio come tanti, mentre eravamo impegnati a svolgere le nostre mansioni quotidiane: un paio di articoli da scrivere, alcune campagne Facebook da impostare e un’analisi SEO da consegnare.

Io e Marialuisa ci siamo guardati e abbiamo pensato di dedicare parte del nostro tempo a un progetto personale. Un blog tutto nostro, dove applicare quello che normalmente facciamo per i nostri clienti: scrivere contenuti appetibili per gli utenti quanto per i motori di ricerca – Google in primis.

Primi Veloci
Primi Veloci

Una rapida occhiata, per controllare se il dominio fosse libero e… Tac! Nasce primiveloci.it Ed eccoci a scrivere (raccontare, e mangiare) ogni giorno una nuova ricetta.

Gli ingredienti del nostro blog, oltre quelli appartenenti ai presidi Slow Food, sono l’ottimizzazione per i motori di ricerca (aka SEO), un pizzico di storytelling e un’abbondante dose di scrittura per il web. Insomma, un blog che segue le “regole” della SEO Copywriting e i principi dell’Inbound Marketing: attrarre, convertire, chiudere e deliziare. Ed è proprio quello che facciamo!

Al momento produciamo contenuti che possano rispondere alle esigenze di chi cerca, ogni giorno, una soluzione veloce per la propria pausa pranzo.

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Il settore è molto competitivo, qual è la ricetta giusta per emergere?

Il racconto. Questo è sicuramente un ingrediente fondamentale per una ricetta che vuole emergere, nel mare magnum del web. Ed è quello che facciamo con le nostre ricette. Non ci limitiamo a elencare ingredienti e preparazione, piuttosto contestualizziamo ogni articolo, dando ai nostri lettori una storia.

Questo ha chiaramente due risvolti: da un lato rende la comunicazione più intima; dall’altro coinvolge il lettore, invogliandolo nella lettura e nella condivisione.

Infine, l’avere scelto una nicchia specifica  può risultare, alla lunga, un’intuizione premiante. Abbiamo scelto di non aprire un blog di cucina qualsiasi, con centinaia e centinaia di ricette, divise per antipasti, primi, secondi e dessert. Ma di concentrarci su una tipologia di piatto (i primi) e su una preparazione veloce (10 minuti).

Primi Veloci

A chi si rivolge Primi Veloci?

Il nostro blog parla ai freelance. A chi lavora da casa, con tutti i pro e contro che ne derivano. Tralasciando per un attimo la libertà e la totale autogestione del lavoro, abbiamo pensato che questa categoria di professionisti – di cui anche noi facciamo parte – solitamente, non dedica molto tempo alla pausa pranzo. Quindi, al classico piatto di pasta asciutta, viene preferito un take away poco sano e più costoso.

Per questa ragione, nelle nostre ricette spesso facciamo riferimento al nostro lavoro: siamo (quasi) sicuri che il nostro lettore tipo, parli la nostra stessa lingua.

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Naturalmente, grazie anche alle condivisioni di Facebook (e al traffico organico che proviene dai motori di ricerca) il nostro target si è ampliato. Inizialmente, ci seguivano solo liberi professionisti. Adesso, qualche mamma intenta a districarsi tra figli, marito e cucina, l’abbiamo raggiunta e “fidelizzata”. E di questo, ne siamo orgogliosi e felici.

Secondo te la cucina italiana è davvero la migliore del mondo?

No, non sono così campanilista e non ho girato tutto il mondo, quindi non posso essere assoluto in questa risposta. Ma posso dirti perché noi prediligiamo i prodotti (e le ricette) made in Italy. Semplicemente, perché sono i prodotti che conosciamo e con cui possiamo creare nuovi piatti. Senza conoscere le materie prime, sarebbe un continuo copia incolla da ricette pre-esistenti. E una strategia del genere, non ci sembra affatto efficace.

Comunque, nonostante su Primi Veloci ci siano solo ricette italiane, non è detto che prima o poi verranno inseriti primi piatti di altre nazioni. Anzi, se ne conosci un paio, mandaci la ricetta a info@primiveloci.it 😉

Quali sono i progetti per il futuro? Magari dei secondi veloci?

Che tu ci creda o no, neanche un mese fa, un nostro amico ci aveva proposto la stessa cosa. Purtroppo, però, scrivere ogni giorno una ricetta nuova richiede parecchio tempo. In più, ci sono i lavori dei clienti, che naturalmente hanno la priorità. Insomma, al momento “secondi veloci” non è tra i nostri progetti futuri.

Piuttosto, vorremmo allargare la redazione e, magari, collaborare con un food blogger per regione, che possa condividere ricette tipiche e tradizionali. Vedremo come si evolverà il tutto:  il nostro progetto è online da 2 mesi circa e ha ancora bisogno di crescere. 

1 commento

  1. Grazie ancora per la bella chiacchierata

    E mi raccomando, più Primi Veloci e meno junk food

I commenti sono chiusi.